"Per me un atto divino è la possibilità di creare, ma credo che ogni cosa possa esserlo se fatta con l'intenzione giusta". A parlare è David LaChapelle, il grande fotografo americano che spiega così il titolo della mostra a lui dedicata, 'Atti Divini', allestita alla Reggia di Venaria da domani al 6 gennaio e organizzata da Civita Mostre e Musei con il Consorzio delle Residenze Reali Sabaude e il sostegno di Lavazza.
"Atti divini possono essere un piccolo gesto di gentilezza - dice - la creazione di un'opera d'arte, vedere il sole, anche solo una passeggiata nel bosco. Insomma qualcosa che eleva la nostra vita quotidiana, quello che facciamo ogni giorno e lo rende un atto spirituale". Sicuramente lo è l'arte che, sottolinea LaChapelle, "ha di bello il poter collegare le persone, anche se non si sono mai conosciute o incontrate, attraverso il fatto di aver guardato la stessa opera. La mia speranza - dice - è che le persone vedendo una mia opera siano ispirate, che si crei una connessione, una collettività attraverso l'arte. Il mio obiettivo, e quello dell'arte, è che chi vedrà queste opere ne sia toccato, emozionato".
Opere in cui è forte la presenza della spiritualità e della natura, la stessa in cui è ansioso di ritornare il fotografo che oggi vive alle Hawaii. "Io personalmente - rivela - ho bisogno del contatto con la natura, funziono meglio in quel mondo. Un mondo - conclude - di cui dobbiamo essere parte, e non usarlo".
In collaborazione con:
Lavazza