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Svuotare la casa prima di morire, il trend svedese è una serie tv

Oltre Marie Kondo, i consigli in un manuale sul decluttering pre mortem

Lifestyle Società & Diritti
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Nell'ultimo romanzo di Ian McEwan, Lezioni, la compagna del protagonista Roland Baines, malata di un cancro terminale, libera l'armadio dai cappotti perchè sa che non arriverà al prossimo inverno per indossarli.



    Questa la filosofia dietro The Gentle Art of Swedish Death Cleaning, un bestseller arrivato dalla Svezia che il canale in streaming Peacock della Nbc ha tradotto in serie tv. Lungi dall'essere macabro o morboso, il manuale di Magareta Magnusson, da cui e' tratto lo show narrato da Amy Pohler, è sorprendentemente ottimista: non occorre essere in punto di morte per liberarsi della zavorra superflua accumulata nella vita. E soprattutto non bisogna lasciare questo peso ai propri eredi. Bisogna invece affrontare lo sforzo del decluttering come un cammino a ritroso in cui, senza nostalgie, ci si libera del superfluo per apprezzare meglio quello che rimane.
    "L'idea è che non dovremmo lasciare una montagna di roba che i nostri cari dovranno ripulire quando non si saremo più", scrive la 89enne Magnusson nel sequel del 2022, intitolato, piu' positivamente, L'Arte Svedese di Invecchiare Esuberantemente: Perle di Saggezza da Qualcuno che (Probabilmente) Morira' Prima di Te. Lo spirito di Gentle Art va oltre Marie Kondo, un'altra regina del decluttering che ha costruito una fortuna su come liberarsi di anni di accumulo onorando il principio che si tiene solo quello che accende una scintilla di gioia. Gli svedesi hanno una parola, döstädning, per esprimere la pratica dello svuotare armadi e cassetti prima di morire. Negli Usa, patria del consumismo esasperato, la traduzione di The Gentle Art nel 2018 è diventata un best seller e le vendite sono quadruplicate dopo che in aprile e' partita la serie su Peacock che segue tre death cleaners - una psicologa, una organizzatrice e un decoratore - a Kansas City per aiutare otto persone a eliminare - fisicamente e emotivamente - anni e anni di accumulo. "L'idea del Death Cleaning e' radicata nella nostra cultura", spiega a Today.com la psicologa Katarina Blom. Per la Magnusson, in una email al Wall Street Journal, la pratica è tutt'altro che funerea: "Triste e morboso è ammassare un sacco di roba senza veramente apprezzarla. E' triste lasciare agli altri il compito di eliminarla. Tenete le cose che amate veramente e che quotidianamente apprezzate, e buttate il resto".
    Per Ella Engström, l'organizzatrice nello show di Peacock, è sorprendente la quantità di roba che accumulano gli americani a causa di eccessi nella cultura dello shopping. "In Svezia c'è una parola, lagom, che significa la giusta quantità, e che è radicata nella nostra cultura". A suo parere non è mai troppo presto per cominciare il Death Cleaning e che passaggi della vita come un trasloco, un divorzio o una morte in famiglia sono buone opportunità per testare il metodo: "Mettere cose in scatola non è la soluzione". (ANSA).
   

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Look più femminile, Billie Eilish accusata di essersi svenduta

Popstar replica su Instagram, le donne posso essere poliedriche

Lifestyle People
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Il corpo e il look di Billie Eilish continuano ad essere oggetto di controversia. Dopo essersi mostrata in modo decisamente più femminile e in netto contrasto con lo stile del passato, ossia con abiti larghi che davano l'idea del 'maschiaccio', la popstar, 21 anni, è stata accusata di essersi 'svenduta', di non essere più la stessa.
    La sua reazione non si è fatta attendere e in modo perentorio ha definito "deficienti e idioti" i suoi denigratori. "Ho passato cinque anni della mia carriera ad essere offesa da voi folli perché sembravo 'maschio' e per il modo in cui vestivo - ha scritto su Instagram - e costantemente mi veniva detto che sarei stata più attraente se mi fossi comportata da donna. Ora che mi sento sufficientemente a mio agio nell'indossare qualsiasi cosa di minimamente femminile, sono cambiata e mi sono svenduta". L'artista ha aggiunto che le donne devono essere in grado di esistere, che possono essere poliedriche e che la femminilità non equivale a debolezza.
    In un'intervista di alcuni anni fa a Vanity Fair, Eilish aveva spiegato il motivo per cui vestiva 'oversize'. "Non mi sono mai sentita desiderata - aveva detto -, non ho mai avvertito attrazione fisica nei miei confronti, neppure da parte dei miei ex fidanzati". (ANSA).
   

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In Costa Smeralda superyacht per un miliardo di dollari

In rada le più grandi e lussuose imbarcazione al mondo

Lifestyle Lusso
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La bassa stagione per la Gallura non esiste, o almeno non per il suo distretto della nautica che anche nel mese di maggio si è confermato fonte di grande attrattiva turistica a livello internazionale. A trainare il settore è sicuramente la Costa Smeralda e Porto Rotondo, da anni al centro dell'interesse dei proprietari delle più grandi e lussuose imbarcazioni al mondo, che proprio in questi giorni in Costa hanno fatto arrivare i loro superyacht. Li si può osservare ormeggiati in rada, con il loro carico di lusso e alta tecnologia e un valore complessivo di almeno un miliardo di dollari.
    Secondo i calcoli del servizio Comunicazione e Centro studi del Cipnes infatti, in questi ultimi giorni di maggio le acque della Costa Smeralda, il Cala di Volpe, il Romazzino, il Golfo Pevero e Porto Cervo, stanno ospitando ben dieci mega imbarcazioni da sogno, i cui proprietari sono in larga parte investitori americani, ma ci sono anche quelli provenienti dall'Irlanda, da Monaco e Israele, tutti con patrimoni degni di essere annoverati tra i nomi della Forbes List. Con i suoi 63 metri e il valore di 70 milioni di dollari, l'Artisan, super yacht costruito in Italia dal marchio del lusso Benetti, di proprietà di Todd Chaffe, americano celebre per i suoi investimenti su Netflix, Twitter e Yahoo, naviga pacifico nelle acque smeraldine.
    C'è poi Yalla, 73 metri, 80 milioni di dollari di valore, di un investitore egiziano. Anche lo stilista americano Tommy Hilfinger ha scelto la Costa Smeralda: il suo super yacht Flag lungo 62 metri del valore di 45 milioni di dollari è stato avvistato da qualche giorno in rada. Svetta poi per la sua grandezza, 95 metri, il Madsummer dell'investitore americano Jeffrey Soffer: valore 250 milioni di dollari. E poi il Better Place insieme con il Better Space, di Idan Ofer, proprietario di una quota dell'Atletico Madrid. E ancora il Juice, 71 metri di lusso attribuito ad un americano e il Koalha di proprietà del Khaled Juffali, capo della più grande azienda privata dell'Arabia Saudita.
    L'Olivia O, lungo 88 metri, è invece riconducibile ad un investitore di Monaco, mentre arriva dall'Irlanda il proprietario del Christina O che prima era di proprietà di Aristotele Onassis che già dal 1968 frequentava la Costa Smeralda. Proprio sul superyacht nelle acque di Porto Cervo, Jacqueline, vedova Kennedy, trascorse il suo viaggio di nozze con il neo sposo Onassis. (ANSA).
   

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Chanel Metiers d'Art sfila a Tokyo il primo giugno

Teaser con l'attrice e volto maison Nana Komatsu precede defilè

Lifestyle Moda
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Presentata per la prima volta nell'ex Palais de Justice di Dakar nel dicembre 2022, la collezione Métiers d'Art 2022/23 realizzata da Virginie Viard farà tappa giovedì 1 giugno a Tokyo, in Giappone.
    Frutto dell'incontro tra Virginie Viard, il regista Ladj Ly e gli studenti del Scuola Kourtrajmé, sono stati realizzati una serie di documentari, quattro video girati a Dakar, da Chanel Creation Studio in rue Cambon a Parigi e negli atelier delle Maisons d'art al le19M di Parigi, inaugurato con una mostra lo scorso dicembre. Chanel presenta ora un quinto episodio inedito prodotto dagli studenti della scuola. Il teaser mostra l'attrice e ambasciatrice Chanel Nana Komatsu mentre viaggia da Dakar a Tokyo. Il viaggio attraverso tre capitali culturali e artistiche inizia a Parigi, continua con la vibrante energia della Dakar e dello spettacolo, e si conclude nel cuore della notte di Tokyo, tra gli emblematici Tokyo Skytree e la frenesia del quartiere di Shibuya. (ANSA).
   

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Dalla rafia alle infradito rialzate, gli accessori trend dell'estate 2023

Stylight analizza 120 milioni di utenti on line, anni '70 e nuova audacia

Lifestyle Moda
Chiudi Agatha Ruiz de la Prada - Runway - Mercedes-Benz Fashion Week Madrid F/W 23/24 (ANSA) Agatha Ruiz de la Prada - Runway - Mercedes-Benz Fashion Week Madrid F/W 23/24

Dalla rafia alle borse di tela, dai cappelli tricot alle infradito rialzate, gli accessori per l'estate 2023, alcuni in verità già notati l'estate scorsa, sono in tendenza come si può notare dalle vetrine nei negozi fisici e in quelle virtuali sempre più frequentate. Stylight ha analizzato il comportamento d’acquisto di 120 milioni di utenti online per stilare un elenco degli accessori più richiesti per la stagione estiva. Volendo seguire il trend si può segnalare che gli accessori di questa stagione celebrano l’audacia e l’individualità.

1. Borsa di rafia
Una delle tendenze che quest’anno è passata dalla spiaggia alla città sono le eleganti borse di rafia, alias borse di paglia. Preferibilmente in formato XL. Su Stylight, la domanda di borse di paglia quest’anno è 18 volte maggiore rispetto all’anno scorso.


2. Cappelli a secchiello all’uncinetto
Questi accessori alla moda combinano il fascino vintage con un tocco di estetica boho. Che si tratti di Prada, Fendi, Gucci, del mercato delle pulci oppure artigianato, quest’anno non si può prendere il sole senza un cappello a secchiello all’uncinetto. Non c’è da stupirsi che la domanda di cappelli a secchiello all’uncinetto su Stylight sia 13 volte superiore a quella dell’anno scorso.

3. Abiti all’unicinetto

Uno dei più grandi ritorni dagli anni ’70 quest’anno è l’abito all’uncinetto, e star come Alessandra Ambrosio stanno dimostrando che è altrettanto sexy nel 2023. Non c’è quindi da stupirsi che le ricerche su Google di abiti all’uncinetto siano aumentate del 24% rispetto al mese scorso, risultando l’emblema del perfetto compagno di vacanze. 

4. Dettagli rosa in 3D
L'estate 2023 vede una tendenza accattivante: dettagli di rose in 3D che adornano abiti e accessori. Le rose in 3D stanno diventando una delle tendenze più importanti dell'anno. Secondo Google, l'interesse di ricerca per "rose details" è aumentato del 15% rispetto allo scorso anno, mentre "rose detailed dress" ha registrato un aumento del 52%.

5. Occhiali da sole oversize
Nel 2023, gli occhiali da sole oversize sono di tendenza! Marchi di lusso come Dior, Gucci e Prada li hanno inclusi nelle loro collezioni, evocando glamour e raffinatezza. Con montature esagerate, questi occhiali combinano il fascino retrò e contemporaneo, con varianti classiche nere, fantasie vivaci e design futuristici. Stylight ha registrato un aumento del 81% di clic per questa categoria, testimoniando il grande interesse.

6. Infradito rialzati 

Nonostante sembri semplice, l'infradito è un essenziale dell'estate per una buona ragione. Oltre ad essere pratiche per la spiaggia e la piscina, le vediamo anche in versioni più eleganti, con tacco basso, in pelle o con più cinturini. Jennifer Lawrence ha recentemente indossato queste scarpe sul red carpet di Cannes. Su Stylight, la domanda per questo modello è aumentata del 23%.

7. Borse in tela

Esistono versioni della borsa in tela in un’ampia gamma di designer e brand: dalle classiche borse in tela di L.L Bean alle bellissime borse in tela di lusso di Saint Laurent, ce n’è una per ogni fascia di prezzo.  Su Stylight, la domanda delle borse in tela è aumentata (+70%) nell’ultimo anno.


8. Cappello da baseball

Sia che preferiate uno stile sportivo, casual o elegante, il cappellino da baseball è l’accessorio essenziale per ogni occasione della stagione estiva! Dagli iconici cappelli griffati New York Yankees ai modelli di alta moda di Vetements, Celine e Gucci, questo accessorio si adatta perfettamente a ogni occasione. Non sorprende quindi che su Stylight abbiamo registrato un aumento del 28% per cappellini da baseball. 

9. Occhiali da sole con lenti arancioni

Questo tipo di lenti si abbina senza problemi a look casual, bohémien o addirittura audaci, consentendo di sperimentare e creare stili diversi, perfetti per completare il proprio styling estivo. In tal senso, su Stylight abbiamo registrato un aumento dell’87% delle richieste di occhiali da sole arancioni, confermando la popolarità di questo accessorio.

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Francesca Ferragni presto sposa, Chiara e Valentina damigelle

Matrimonio a settembre nel castello di Rivalta vicino Piacenza

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Chiudi Francesca Ferragni al Photocall in occasione della premiere di The Ferragnez al cinema Odeon, Milano, 2 Dicembre 2021ANSA/MATTEO CORNER (ANSA) Francesca Ferragni al Photocall in occasione della premiere di The Ferragnez al cinema Odeon, Milano, 2 Dicembre 2021ANSA/MATTEO CORNER

 Lei è Francesca la sorella "con il camice", che seguendo le orme del papà Marco, ha deciso di diventare odontoiatra. La seconda delle tre Ferragni si sposa, con Riccardo Nicoletti il 9 settembre in una location da favola a Gazzola, in provincia di Piacenza. Le pubblicazioni di matrimonio della sorella dell'imprenditrice digitale Chiara Ferragni sono online da qualche giorno sul sito del Comune di Milano.
    La coppia vive a Milano anche se entrambi sono originari di Cremona: hanno deciso di sposarsi in un borgo sui colli piacentini, non distante dalla città. La proposta di matrimonio nel giorno del 33esimo compleanno di Francesca, mentre erano a festeggiare assieme a tutta la famiglia Ferragni in un agriturismo sul lago di Garda: mentre la futura sposa era intenta a spegnere le candeline, il fidanzato Riccardo si è inginocchiato e le ha mostrato l'anello. La coppia ha già un figlio, Edoardo. Tutto come sempre documentato sui social.
    Per il giorno del sì, Francesca Ferragni ha scelto due damigelle speciali: le sorelle Chiara e Valentina. "Damigelle sorelle" ha ironizzato la futura sposa sui social. Che ha voluto condividere anche il momento in cui le damigelle hanno fatto la prova dell'abito. Un momento che ha fatto crescere l'emozione per il grande giorno. "Oggi prova finale dell'abito da damigella per il matrimonio di Francesca. Io e Chiara saremo le damigelle e oggi ci siamo viste tutte e tre assieme con i nostri rispettivi abiti. Che emozione" ha scritto Valentina sulle Stories di Instagram. Commentando: "Sarà un matrimonio stupendo". Anche l'imprenditrice digitale ha voluto condividere le immagini della prova d'abito da damigella: "Tempo di qualità con le mie sorelle che si preparano per il matrimonio di Francesca Ferragni". Il Castello di Rivalta è un'antica fortezza sul fiume Trebbia, non lontano da Piacenza. Oggi si possono visitare più di cinquanta ambienti del castello ed il sito con le sue sale, i cortili, il giardino, le prigioni e la cantina. È un museo e un hotel di lusso che offre, con arredi, armi e stemmi originali, una preziosa testimonianza del periodo storico in cui il borgo di Rivalta è stato edificato. (ANSA).
   

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Dopo quattro stagioni addio a Succession

Serie Hbo sui Roy, un clan alla Murdoch

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 Condoglianze ai fan di Succession: aperta per l'ultima volta dall'ipnotica sigla di Nicholas Britell, la pluripremiata serie di Hbo (in Italia in onda su Sky) sulla ultraricca famiglia di Logan Roy è arrivata dopo quasi cinque anni al capolinea. Quattro stagioni e due Emmy per la migliore serie drammatica alle spalle, la Waystar RoyCo ha adesso un nuovo Ceo dopo un finale a base di colpi di scena di tradimenti reciproci tra gli eredi. In febbraio il creatore Jesse Armstrong, che aveva concepito la saga ispirandosi alla mitologia dei Murdoch attraverso le lenti del Re Lear, aveva annunciato che la quarta sarebbe stata l'ultima stagione. La morte a sorpresa di Logan nel terzo episodio aveva aperto la strada, dividendo ancora una volta i fratelli Kendall (Jeremy Strong), Shiv (Sarah Snook) e Roman (Kieran Culkin), mentre la Waystar Royco sta per essere venduta al gigante del tech GoJo dello svedese Lucas Mattson (Alexander Skarsgård). Giocano nella confusa faida familiare anche il marito on e off di Shiv Tom Wambsgans (Matthew Macfadyen), il cugino Greg che gli fa da spalla (Nicholas Braun) e i tre manager Gerri (J. Smith-Cameron), Karl (David Rasche) e Frank (Peter Friedman). Solo il maggiore dei Roy, Connor (Alan Ruck) resta in panchina nei ripetuti accoltellamenti di cui è protagonista il resto della famiglia, pronto a saltare sul carro del vincitore di una elezione presidenziale contestata e il cui verdetto sembra eludere il criptofascista Jeryd Mencken (Justin Kirk), emerso in vantaggio prima di una richiesta di recount del rivale Daniel Jiménez. Tragico e comico, divertente e orripilante, fin dall'inizio Succession è stato uno show sulla corruzione dello 0,01% e la complicata connessione tra politica, ricchezza e media. Intanto nel mondo reale una vera Succession è in corso per l'impero di Rupert Murdoch: secondo Paddy Mankin, l'autore di 'The Successor: The High Stakes Life of Lachlan Murdoch, la determinazione del 92enne Rupert a non uscire di scena potrebbe portare a una feroce battaglia dopo la sua scomparsa da cui potrebbe uscire perdente Lachlan, il primogenito maschio e erede designato. (ANSA).
   

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Queen da record, il catalogo musicale stimato oltre un miliardo

In corso la trattativa per l'acquisto da parte della Universal

Lifestyle People
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 Il catalogo musicale dei Queen potrebbe essere venduto per oltre un miliardo di dollari. Lo si legge sul sito della Cnn, che citando una sua fonte dice anche che è in corso una trattativa per l'acquisto da parte della Universal Music Group dalla Disney Music Group. La vendita potrebbe essere finalizzata entro un mese. La cifra che potrebbe essere sborsata per la musica della band rock britannica è da record. Finora il primato era detenuto da Bruce Springsteen, per il cui catalogo nel dicembre del 2021 erano stati pagati circa 500 milioni di dollari. Cnn sottolinea anche che la cifra da capogiro per i Queen è legata anche al successo da Oscar del film Bohemian Rhapsody del 2018 che li ha riportati ulteriormente in auge. La pellicola ripercorre i primi quindici anni del gruppo, dalla nascita nel 1970 fino al concerto Live Aid del 1985. Di recente anche Justin Bieber, Sting e David Bowie hanno venduto i loro rispettivi cataloghi musicali. (ANSA).
   

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La tavola mistica delle suore di Mont Saint Michel

In un libro la cucina di uno dei luoghi più suggestivi d'Europa

Lifestyle Food
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Una tavola semplice, in uno dei luoghi più mistici e magici del pianeta sospeso tra storia, fede e le maree che cingono completamente l'isola normanna di Mont Saint Michel. Il volume di ricette delle suore di Gerusalemme che vivono sull'isolotto nel nord della Francia è molto più di un libro di cucina ma rappresenta una testimonianza di una tradizione continuamente tramandata nel tempo.
    A scriverlo, la food-designer Laurence du Tilly che ha avuto modo di condividere la quotianità nel monastero. Il volume articola un'ampia selezione di ricette organizzate in base alle stagioni: per l'inverno, ad esempio, vellutata di zucca, le lenticchie del venerdì e la torta salata di grano saraceno e broccoli. Senza dimenticare la cioccolata calda di Natale, un'autentica delizia da gustare durante le fredde serate invernali. Poi la primavera,con il clafoutis di sant'Abrahamo, una specialità regionale, la composta del Giovedì Santo e il merlano nero con bietole dell'orto. E, ancora, il correre dell'estate e dell'autunno, con il taboulé di cavolfiore, le lasagne con caprino e zucchine e la mousse al cioccolato del Mont-Saint-Michel non senza qualche preparazione-outsider come la pizza di polenta ai funghi.
    Oltre alla dedicazione alla preghiera, attraverso canti, letture e momenti di contemplazione, le suore accolgono i visitatori, i pellegrini, offrendo loro un luogo di ritiro per una notte o per un periodo più lungo. E condividendo con essi anche una parentesi di cucina. (ANSA).
   

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Italiani accumulatori di smartphone vecchi, cresce il trend dei cellulari ‘ricondizionati’

Fare tech decluttering, smaltirli correttamente e valutare il mercato dell’usato garantito amico dell'ambiente

Lifestyle Tempo Libero
Chiudi Tanti cellulari usati nel cassetto per il 58% degli italiani secondo il report CertiDeal (ANSA) Tanti cellulari usati nel cassetto per il 58% degli italiani secondo il report CertiDeal

Ogni anno vengono lanciati almeno un centinaio di modelli nuovi di telefonini e tutti abbiamo visto le file avanti ai negozi per aggiudicarsi l’ultimo modello di quelli più rinomati e di ultima generazione.  Siamo tech addicted da un po’ e la domanda è: con tutti questi nuovi dispositivi in tasca, che fine fanno quelli vecchi?
Il 58% degli italiani ha dichiarato di avere una miniera di cellulari nel cassetto. Non li buttiamo, li accumuliamo “per ricordo” oppure  li teniamo "di scorta” ma anche perché non sappiamo come vadano smaltiti correttamente. Il trend emerge da una indagine  a cura della company francese CertiDeal specializzata in device elettronici usati e ‘ricondizionati’, ovvero portati a nuova vita come fossero nuovi di zecca. Gli italiani non riescono a separarsi dal vecchio smartphone, lo fa solo il 15% degli intervistati che lo regala ad amici, figli, parenti mentre il 9% lo rivende. E attesta che, solo nel 2022, siano stati accumulati complessivamente oltre 5 miliardi di cellulari in disuso dei 16 miliardi totali. Si legge nel report che se fossero tutti impilati l’uno sopra l’altro creerebbero una colonna alta 50.000 chilometri.
E’ necessario aprire quei cassetti e fare tech decluttering, cioè fare pulizia proprio come si fa con il contenuto degli armadi all’inizio della bella stagione. “In questo caso il decluttering è molto più di mettere in ordine perché si tratta di una decisione che non solo libera casa ma fa del bene alla mente e all’ambiente” spiegano gli analisti CertiDeal  stilando alcuni consigli pratici per farlo. Si va dall’aprire i cassetti e assemblare tutti i device, con tutti i loro accessori inclusi, per selezionare i funzionanti e ancora in uso da quelli non funzionanti. Tra quelli che ancora funzionano perché non pensare di riciclarli? Potrebbero servire a qualche conoscente oppure possono essere smembrati e proposti ad un venditore? Se sono ‘morti’ vanno trattati come ‘rifiuti speciali’  portandoli ai punti di raccolta Raee (rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche) oppure in una isola ecologica comunale attrezzata per lo smaltimento dei Raee. Possono anche essere consegnati ad un negozio di elettronica, che sono obbligati a ritirare i vecchi apparecchi.
Per interrompere il consumo sfrenato di cellulari (che pare siano tarati per durare al massimo 5-7 anni) e con questo l’accumulo mostruoso di spazzatura elettronica inquinante, il mercato dei telefoni usati e ‘ricondizionati’ , cioè garantiti come performance e qualità pari al nuovo ma a prezzi di certo più vantaggiosi cresce di mese in mese. "Solo in Italia  ci aspettiamo di arrivare a 12 milioni con una crescita dell'80% per un volume per fine anno di circa 35mila ricondizionati venduti, - spiega Salvatore Macrì - Growth Marketing Manager CertiDeal. In Italia la spesa media, intesa come carrello medio,  è aumentata del 20% circa rispetto al 2022”.
Apple ha conquistato circa la metà del mercato globale degli smartphone ricondizionati nel 2022, seguita da Samsung, che ha riciclato il 26% delle vendite, secondo i dati della company di ricerche di mercato mondiali Counterpoint. Le spedizioni di smartphone ricondizionati sono cresciute del 5% a livello globale in un anno mentre le spedizioni di nuovi telefoni hanno registrato un calo dell'11,3% nel 2022, attesta IDC Tracker. 
Se da noi il mercato cresce, siamo ancora sotto la media europea. Deloitte attesta che nel nostro paese il mercato è ancora agli albori e che solo il 3% degli smartphone usati venga venduto ad aziende specializzate per il riciclo e solo il 2% sia poi rivenduto o scambiato. In Germania l’11% dei cellulari viene riciclato e nel Regno Unito il 16%, in Francia circa il 6%. Una nuova ricerca condotta da SWG per il sito di rivendita di devices usati Swappie rivela che, nonostante solo 1 italiano su 2 familiarizzi con il concetto di economia circolare, di fronte alla definizione dei suoi principi guida l’82% dei cittadini ne riconosce il ruolo potenzialmente determinante per la tutela dell’ambiente. Il 23% di noi guarda ai modello di economia circolare mentre 3 italiani su 5 (59%) sostengono che l’economia circolare non riuscirà a diffondersi abbastanza per essere efficace.
I telefonini ricondizionati e venduti dai rivenditori specializzati sono riportati al nuovo, hanno generalmente una batteria nuova, un nuovo guscio esterno garantito, parti sostituite (se necessario) e periodi di garanzia.  Sono inoltre puliti e testati prima della spedizione e non mancano i modelli più ambiti. Da Swappie si possono scegliere intere linee di cellulari iPhone ricondizionati di tipo ‘Premium’  caratterizzati da una capacità della batteria al 100% e scocca come nuova. La linea include una phone-bag in cotone riciclato proveniente da tessuti con cera d’api secondo un accordo con lo studio di design sostenibile Wrad. “Ci sono 52 passaggi di ricondizionamento per garantire una funzionalità come al nuovo e, allungando il ciclo di vita del dispositivo, otteniamo una riduzione del 78% di emissioni di CO2e rispetto a un telefono nuovo” , si legge nel report di impatto ambientale del 2021 della società. “I telefonini non hanno una data di scadenza e siamo fiduciosi che la serie Premium aiuterà sempre di più i consumatori a sentirsi a proprio agio comprando un iPhone usato contribuendo a creare un mondo più sostenibile ed etico”, precisa Sami Marttinen, Ceo e co-founder Swappie.  

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Jane Fonda, 'il mio segreto? Sono attivista, femminista, curiosa'

Ieri il Vietnam oggi la lotta sul clima, l'attrice star a Cannes

Lifestyle People
Chiudi JANE FONDA (ANSA) JANE FONDA

 La domanda è più che lecita perché Jane Fonda ha 85 anni e oltre a conservare un fascino pazzesco, ha una ironia, prontezza, presenza con l'attualità che è impossibile non chiederle 'Qual è il suo segreto?'. "Anni fa - risponde - avevo fatto un intervento di chirurgia plastica, non che fossi soddisfatta, poi ho un truccatore bravissimo che fa miracoli, dormo bene e a lungo, mangio sano, faccio sport ma la ricetta è un'altra: io sono curiosa, è quello che mi fa stare così bene".
    Fonda, due Oscar nella sua lunghissima carriera, uno nel 1972 per Una squillo per l'ispettore Klute e un altro nel 1979 per Tornando a casa, è nel festival di Cannes che quest'anno volendo lanciare la nuova generazione di talenti (il delegato Thierry Fremaux dixit) si è ritrovato piuttosto ad esaltare come protagonisti eccellenti una parata di anziani sveglissimi. E così la geriatrica Croisette dopo Michael Douglas (78), Harrison Ford (80), Martin Scorsese (80), Robert De Niro (79), Ken Loach (86), Marco Bellocchio (83) Wim Wenders (77), chiude alla grande con Fonda.
    Nella conversazione sold out di oggi pomeriggio al festival di Cannes ha parlato di Barbarella, degli amori sul set, del Vietnam, del femminismo, dell'attivismo, della lotta al clima, del MeToo, dispensato consigli ai giovani studenti in sala, tutto con incredibile connessione. Grigio brillante dai capelli al tailleur, Jane Fonda, "chiamatemi Jane" ha detto, ha cominciato l'incontro parlando di Barbarella. Poi si è fermata, ha guardato un giovane in platea che (forse) aveva sbadigliato e ha detto: "sto parlando di un vecchio film che forse non hai visto. Ti sto annoiando vero?". Gli anni della viaggiatrice dello spazio, diventata icona sexy con Barbarella, anticipatrice di mode ancora oggi attuali erano quelli con Roger Vadim in Francia fine anni '60, anni in cui il suo astro era davvero in rampa di lancio ma poco dopo la svolta che cambierà non solo la sua carriera come ha raccontato oggi. "Conobbi a Parigi dei soldati americani sfuggiti alla guerra del Vietnam, parlarono della loro esperienza, di quello che l'America stava facendo in quel paese, e a quel punto decisi che dovevo fare qualcosa, lasciai Vadim, Parigi e tornai in America. La mia esperienza di attivista cominciò così, nelle strade di Detroit dove la protesta dei giovani contro l'intervento americano in Vietnam fu qualcosa di clamoroso, la nascita di un movimento. Io scendevo in piazza, rischiavo, organizzavo, mi impegnavo ma mi sentivo sempre una star da copertina, con la babysitter a casa a guardare la mia prima figlia Vanessa. Il comitato studentesco mi convinse: sii utile con il tuo lavoro. E così cambiò la mia carriera e la mia vita".
    L'attrice prima ha ironizzato: "Mi considerate una femminista, ma come si può esserlo davvero quando sei sposata con uomini - Vadim, Tom Hayden, Ted Turner ndr - che non ti permettono di essere te stessa? Mi ci sono voluti molti anni per diventare una vera femminista nella vita reale e diventare single". Il MeToo "non ha impedito le molestie, ma è stato molto importante per fare rete, è fondamentale essere credute". Ha tante amiche donne, dice citando una ricerca di Harvard che "non fumare e avere amicizie femminili è statisticamente dimostrato che protegge le donne dal cancro".
    È stata in Italia di recente per Book Club 2 con Diane Keaton e tante altre volte prima, "sono innamorata dell'Italia, di Roma, della pasta e del gelato ma non solo di quello, a prescindere dall'attuale governo di destra, è un paese in cui la scuola e la sanità sono gratuite e per me americana vi assicuro che è una grande forma di uguaglianza sociale".
    Fonda ha una vita di aneddoti da raccontare ovviamente, si sofferma sul film Sul lago dorato girato con il padre anziano, il patriarca Henry Fonda ("ma la persona più importante di quel set fu per me Katherine Hepburn") e sul tema baci ha fatto ridere tutti. "Ho girato quattro film con Robert Redford, ero innamorata di lui, ma non gli piaceva baciare sul set, Alain Delon invece... io e lui abbiamo avuto bellissime scene d'amore".
    Cosa caratterizza la sua vita? "L'attivismo, è questo che ha dato e dà un senso alla mia vita non certo Hollywood. Prima la lotta contro la guerra in Vietnam, il pacifismo, ora il cambiamento climatico. Impegnarsi per il pianeta, arrestare chi depreda il territorio, chi lo sfrutta fregandosene dei disastri ambientali è la mia vita", ha proseguito l'attrice attiva da anni con Greenpeace. E a chi le ha chiesto del suo prossimo progetto ha risposto: "Non ho tempo per il cinema, sono troppo occupata contro il cambiamento climatico. Conto di aiutare a far eleggere chi davvero farà la differenza e fermerà questa tragedia". E agli studenti di cinema ha detto: "Continuate a sognare, non abbassate la guardia, svegliatevi ogni mattina per imparare. Restate curiosi per sempre". (ANSA).
   

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Il dilemma di Barbie, tacchi o Birkenstock?

Nel nuovo trailer la bambola arrestata sulla spiaggia di Venice

Lifestyle Moda
Chiudi BARBIE E KEN ARRESTATI A VENICE NEL FILM DELLA GERWIG (ANSA) BARBIE E KEN ARRESTATI A VENICE NEL FILM DELLA GERWIG

 Il dilemma di Barbie: tacchi a spillo o Birkenstock? La bambola da 64 anni più amata e odiata dalle ragazzine viene messa davanti a questo interrogativo dovendo affrontare il mondo reale nel nuovo film diretto da Greta Gerwig che arriverà nelle sale il prossimo 21 luglio. Un nuovo trailer offre intriganti spunti sulla trama: a porre alla Barbie interpretata da Margot Robbie l'alternativa dei sandali modello Arizona finora impensabile a Barbieland è una Weird Barbie dai capelli spettinati e dal volto dipinto a cui Kate McKinnon presta il caustico spirito tante volte dimostrato a Saturday Night Live. "Puoi tornare alla tua vita perfetta o scoprire la verità sull'universo", dice a Barbie Weird Barbie, che ha già conosciuto il mondo reale, con fare da oracolo. La scelta tra i tacchi a spillo rosa e i Birken sono l'equivalente nel film della Gerwig delle pillole blu e rosse di Matrix. Tutto questo succede perché le cose a Barbieland per Barbie hanno preso una piega strana: incubi notturni, docce fredde.
    Anziché scendere galleggiando nell'aria dal tetto della Barbie House, Barbie precipita sulla decappotabile rosa confetto. E i piedi: non più preternaturalmente arcuati per entrare nelle iconiche scarpe col tacco, ma ora sono piatti: "Hai mai pensato di morire" chiede la Margot/Barbie durante una delle feste perfette di Barbieland lasciando orripilate le altre bambole. Ed ecco dunque la scelta di uscire, con Ken (Ryan Gosling) al seguito, in un mondo assai meno perfetto di quello di plastica a cui è abituata. Sulla spiaggia di Venice Barbie si cimenta coi rollerblades e prende a cazzotti un uomo che ha allungato le mani a Venice Beach. Viene arrestata e fotografata al commissariato, mentre gente dal mondo reale (America Ferrera) resta a bocca aperta perché una Barbie in carne ed ossa passeggia per le strade di Los Angeles. Il Ceo della Mattel (Will Ferrell) è fuori di sé e minaccia ogni misura per "rimettere quella Barbie nella scatola", ma intanto Ken entra in un ospedale determinato a fare intervento chirurgici di emergenza. Insomma una kermesse demenziale di cui ancora è difficile fare senso. In un'intervista a Vogue postata questa settimana la Gerwig, che ha scritto il film con il partner Noah Baumbach, si è limitata a dire che il suo film è ispirato a produzioni della Vecchia Hollywood, come The Red Shoes del 1948 diretto da Michael Powell e Emeric Pressburger o il musical del 1964 Les Parapluies de Cherbourg di Jacques Demy: "Hanno entrambi un alto livello di autentica artificialità", ha detto la regista di Piccole Donne: "La tangibilità dell'artificio è qualcosa a cui abbiamo fatto ricorso continuamente". (ANSA).
   

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Chiara Ferragni, la moda non era pronta alla rivoluzione

Premiati a Milano i vincitori dei Cnmi Fashion Trust Grant

Lifestyle Moda
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"Quando ho iniziato la mia carriera 13 anni fa, il mondo della moda non era stato molto accogliente e aperto alla rivoluzione a cui avrei inconsapevolmente preso parte". Lo ha detto ieri sera Chiara Ferragni, premiando i vincitori della terza edizione dei Cnmi Fashion Trust Grant, iniziativa dedicata ai brand indipendenti del Made in Italy di cui l'imprenditrice è stata copresidente insieme ad Elia Maramotti.
    "La parola più frequente alle sfilate era 'esclusività', che quindi prevedeva in automatico - ha ricordato Ferragni durante la premiazione a palazzo Parigi - l'emarginazione del diverso, anche se io, ragazza alta, bionda e con gli occhi azzurri non è che fossi proprio tutto questo modello di diversità. In quei giorni mentre rincorrevo il mio sogno è venuta fuori in me una certa voglia di rivincita, e di farcela contro un sistema che solo poco dopo si sarebbe aperto al nuovo e al diverso". Ed è per questo che l'imprenditrice si è detta "onorata" di sostenere chi "ogni giorno si barcamena tra mille difficoltà per rincorrere il suo sogno senza rinunciare ad essere se stesso".
    Niccolò Pasqualetti, Marcello Pipitone, Setchu hanno vinto un grant da 40mila euro, mentre MAX&Co. ha assegnato un ulteriore supporto economico di 15mila euro a Florania. Inoltre tutti e quattro i beneficiari avranno l'opportunità di ricevere un programma di mentoring personalizzato, da parte di esperti di The Bicester Collection, e la possibilità di vendere le proprie creazioni in uno spazio retail gratuito a Fidenza Village.
    "Il futuro - ha detto il presidente di Cnmi Carlo Capasa al gala dinner cui hanno preso parte stilisti come Andrea Incontri, Lorenzo Serafini, Massimo Giorgetti - non può ignorare la nuova generazione di creativi, per questo Cnmi lavora al fianco di Camera Moda Fashion Trust per sostenerli nella creazione di collezioni mirate, chiare, personali e sostenibili, e per aiutare i designer indipendenti in tutte le fasi di produzione della loro collezione". (ANSA).
   

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Giornata mondiale dell'aperitivo, lo spritz resta il preferito

7PM.fun presenta i dati dell'osservatorio sulle preferenze degli italiani

Lifestyle Food
Chiudi Due bicchieri di Spritz il più popolare degli aperitivi foto iStock. (ANSA) Due bicchieri di Spritz il più popolare degli aperitivi foto iStock.

Il classico Spritz (prosecco, soda, bitter) con le sue principali varianti Aperol e Campari, è il long drink preferito dagli italiani per l'aperitivo, seguito dal vino con bollicine e dalle delizie della mixology. E' quanto emerge dall'Osservatorio di 7PM.fun sul rituale tutto italiano nato nella seconda metà del 1700 a Torino. Dai dati raccolti, in occasione della Giornata Mondiale dell'aperitivo il 26 maggio -  emer​ge​ che, in controtendenza al pensiero comune, il popolo italiano non è un popolo abitudinario quando si tratta di stare insieme: il 60% dei rispondenti maggiorenni dichiara infatti di andare alla ricerca di locali ed esperienze nuove. Il desiderio di sperimentare cresce con l’età. Guida la scelta della location ottimale per l’aperitivo la qualità delle materie prime (67% degli intervistati), ma anche le frequentazioni del locale. Nonostante la ricerca della novità, la location dell’aperitivo per gli italiani deve essere comoda da raggiungere. Per l’85% degli intervistati è un momento irrinunciabile da godere fuori casa almeno una volta al mese, mentre per 1 italiano su 2 è imprescindibile almeno una volta la settimana. La percentuale sale oltre il 50% quando si tratta di ragazzi tra i 18 e i 24 anni. Si tratta di ritagliare un vero e proprio momento conviviale nell’arco della giornata, per la quasi totalità dei rispondenti l’aperitivo dura infatti oltre un'ora. Un dato positivo che conferma il pieno ritorno alla socialità degli italiani nel post Covid. E la musica dal vivo o di sottofondo è un must have per tutti.

Con queste premesse e seguendo il filone editoriale già di successo oltreoceano dei magazine di good news, nasce 7PM.fun il punto di riferimento per chi ama l’aperitivo.

Consigli, abbinamenti, location e curiosità danno vita a un progetto unico nel suo genere che - dai contenuti alla grafica - ricalca gli argomenti di conversazione “da bar” asseverandoli e osservandoli con occhio critico, con l’obiettivo di creare quella guida che mancava per vivere al meglio l’ora dell’aperitivo​,​ scoprendo ogni settimana prodotti, location, storie.

Un progetto editoriale che attraverso l’intrattenimento è pronto ad approfondire i successi enogastronomici e imprenditoriali tutti italian​i​, per fornire ai propri lettori nuovi argomenti e situazioni per vivere al meglio la ritrovata mondanità. 

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All'asta amfAR a Cannes 1,5 milioni di euro per una Aston Martin

Berrettini e Melissa Satta tra gli ospiti dell'evento glamour

Lifestyle Lusso
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L'edizione speciale dell'Aston Martin DB12 Lunch Edition è stata battuta all'asta per 1,5 milioni di euro durante l'amfAR Gala di Cannes che si è svolto il 25 maggio a Cap d'Antibes. I fondi raccolti andranno a sostenere il lavoro di amfAR, fondazione per la prevenzione e la ricerca sull'Aids. La DB12, presentata all'asta da Eva Longoria e James Marden, è stata la star indiscussa della serata, superando tutte le stime e raccogliendo una incredibile somma di denaro. La Launch Edition venduta all'asta sarà il primo esemplare della prima Super Tourer al mondo a essere consegnato ai clienti.
    L'esemplare si presenta con la verniciature Iridescent Emerald, svelata proprio in occasione del debutto mondiale della vettura a Cannes per celebrare lo storico 110° anniversario del marchio.



    Il prestigioso evento di gala nell'hotel du Cap Eden Roc ha visto la partecipazione di Queen Latifah, vincitrice del Grammy Award, degli attori Rebel Wilson e Fan Bingbing e delle modelle Sara Sampaio, Bianca Balti, Heidi Klum, Stella Maxwell e Alessandra Ambrosio e della coppia Matteo Berrettini - Melissa Satta. Fino al 28 maggio, un'esemplare dell'Aston Martin DB12 sarà proprio in Italia, in occasione del Concorso Ippico Internazionale di Roma, di cui è partner. (ANSA).
   

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Isabella Rossellini, con Rorhwacher sul set contadino

Tra cinema con La Chimera e il Conclave, e la sua casa-fattoria

Lifestyle People
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Durante la lavorazione della Chimera, racconta Alice Rohrwacher, per la scenografia la produzione ha comprato uno stock di rivista antiche. "Le abbiamo messe distrattamente a terra quando ci siamo accorti che in una c'era in copertina Isabella Rossellini tutta infiocchettata come si usava allora fotografata insieme alla sorella gemella Isotta.
    Gliela abbiamo data, lei si è appassionata a rivedersi. Ecco una persona così in copertina dalla nascita, rimasta così umile e così grandiosa è una maestra per tutti noi", dice con enfasi la regista. Rossellini, 70 anni di grande bellezza portata con nonchalance, sorriso, fascino non costruito, è stata felice di lavorare per La Chimera in un set campagnolo. "Un set bellissimo, pieno di vita, si sentiva che era un posto speciale per Alice e Alba. Io ho una grande ammirazione per gli apicultori, come il loro padre che hanno una conoscenza della vita agricola, contadina troppo spesso dimenticata".
    Nel film interpreta una svampita aristocratica decaduta che stravede per il protagonista archeologo Arthur fidanzato con la figlia Beniamina che lei crede o finge di credere sia ancora v iva. "Ho conosciuto Alba sul set della Solitudine dei numeri primi, poi ho visto tutti i film di Alice, sono rimasta incantata dal suo talento e non ho esitato a dire di si".
    Isabella Rossellini, in tour con un suo monologo teatrale Darwin's Smile continua a dividersi tra cinema e adorata campagna nella sua fattoria biologica Mama Farm gestita con la figlia Elettra, piena di animali, soprattutto galline di mille razze di cui documenta su Instagram la vita. Al cinema è Sister Agnes nel Conclave, il film di Edward Berger (Oscar per Niente di nuovo sul fronte occidentale) girato a Roma con Stanley Tucci e Ralph Fiennes, e in Spaceman di Johan Renk con Adam Sandler, Carey Mulligan e Paul Dano.
    "Lavorare con Isabella è un mio sogno da sempre - dice Alice Rohrwacher - come attrice, come donna, ho una ammirazione sconfinata. Amo tutto quello che fa e la sua fattoria con le galline che fanno uova di tutti i colori". (ANSA).
   

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Il Gala amfAR al 76esimo Festival di Cannes

Lifestyle Foto
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Fan Bingbing (ANSA) Ashley Graham (ANSA) Georgina Rodriguez (ANSA) Jenny Spetalen (ANSA) Teyana Taylor (ANSA) Heidi Klum (ANSA) Abigail Cowen (ANSA) Lara Leito (ANSA) Odell Beckham (ANSA) Leila Depina (ANSA) epa10654070 Georgina Rodriguez attends the Cinema Against AIDS amfAR Gala within the scope of the 76th annual Cannes Film Festival, at the 'Hotel du Cap-Eden-Roc' in Cap d'Antibes, France, 25 May 2023. The nonprofit organization American Foundation for AIDS Research (amfAR) was created in 1985. EPA/SEBASTIEN NOGIER RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA

Chanel Cruise 2023724 torna a sfilare in Cina il 2 novembre

Sarà riproposta dopo Los Angeles il 9 maggio scorso

Lifestyle Moda
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 Dopo essere stata svelata martedì 9 maggio a Los Angeles, la collezione Chanel Cruise 2023/24 sarà riproposta a Shenzhen, nella Cina continentale, giovedì 2 novembre prossimo.
    Città cinese del design, dell'innovazione e dell'alta tecnologia, questa destinazione è l'ultima delle numerose tappe della collezione crociera della maison francese. Nel dicembre 2021, Chanel aveva celebrato l'apertura della sua prima boutique di moda a Shenzhen, nel distretto di Nanshan. La maison ha 15 boutique distribuite in tutto il territorio della Cina.
    Nel tour cinese di Chanel, dopo Pechino nel 2016 con la replica della mostra della collezione Métiers d'art 2015/16 "Paris in Rome", a Chengdu nel 2017 per quella della collezione Crociera 2017/18 "The Modernity of Antiquity", questa sfilata segna il ritorno nella Cina continentale, dalla mostra del 2019 a Shangai, "Mademoiselle Privé". La prossima sfilata sarà il suo primo importante evento dopo la pandemia in questa zona della Cina continentale. La linea Cruise 2024 era stata presentata a Los Angeles il 9 maggio con uno spettacolo nei Paramount Studios a cui hanno partecipato celebrità come Margot Robbie, Kristen Stewart e Elle Fanning.
    Situata sul delta del fiume al confine con Hong Kong, Shenzhen è passata, nel corso di diversi decenni, da un'economia basata sulla pesca a diventare la Silicon Valley cinese, popolata da 13 milioni di persone. Si è classificata al numero otto in tutto il mondo nell'elenco di Forbes di aprile delle città con il maggior numero di miliardari, appena dietro Mumbai e davanti a Singapore, diventando una calamita per i marchi di lusso.
    (ANSA).
   

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Juliette Binoche, 'l'indipendenza in amore è tutto'

L'attrice cuoca in concorso, poi sarà Coco Chanel e Penelope

Lifestyle People
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Da una parte La Passion De Dodin Bouffant di Hùng Tran Anh con il suo trionfo di prelibatezze e dall'altra i no-foodies, gli adolescenti anoressici di Club Zero di Jessica Hausner. Tra i temi del concorso di Cannes quest'anno c'è l'alimentazione. Per Dodin Bouffant è stato coinvolto anche un famoso chef stellato, Pierre Gagnaire, e tutto quello che traspare da questo ritratto dell'apice della gastronomia francese di metà Ottocento, quella di piatti e salse ancora oggi di culto, di August Escoffier e i suoi discepoli, ha un sapore realistico, un film food porn si potrebbe definire.
    "È stato un training incredibile, abbiamo avuto quasi delle relazioni con gli ortaggi, con le carni e le salse, tutto quello che mostra il film è stato preparato come si vede, lentamente, consapevolmente, curando ogni dettaglio con amore. È venuto fuori il mio 100 per cento di passione francese", dice Juliette Binoche che è la protagonista nei panni della sous chef del Napoleone del bollito, del pot-au-feu, Dodin Bouffant (Benoit Magimel) che la ama da sempre. Lei, cuoca perfetta, che coglie con amore ogni foglia aromatica nel giardino e accarezza i filetti e assaggia con gusto, si mantiene a distanza, non ha fretta, cedendo alla sua corte solo dopo 20 anni. In un momento del film dal regista franco-vietnamita, vincitore del Leone d'Oro a Venezia per Cyclo, Dodin-Magimel le chiede: "In tutti questi anni sei stata una cuoca o una moglie?", Eugenie-Binoche risponde: "una cuoca".
    L'attrice francese, Oscar come migliore attrice non protagonista (Il paziente inglese), 59 anni di radiosa bellezza, sottolinea: "Ho amato moltissimo interpretare questa donna, il suo è il ritratto di una femminista. Mantiene l'indipendenza per tutta la sua vita ed allora come oggi è quello il segreto per una relazione vera, due persone sono alla pari quando mantengono ciascuno la propria indipendenza ed è solo lì che l'amore esiste e dura, è il modo giusto per rapportarti all'altro, così condividi, ti evolvi, ti ami".
    L'attrice, che già si era esercitata sul tema della seduzione del cibo in quel delizioso film del 2000, Chocolat, ha ritrovato sul set il suo ex, Benoit Magimel, con cui ha avuto la figlia Hannah. "Non ci siamo frequentati più tanto, è stata un'occasione per riscoprirci complici" dice.
    Il film arriverà in sala con Lucky Red, intanto Juliette Binoche è Coco Chanel nella serie tv in 10 episodi sull'ascesa di Christian Dior (Ben Mendelsohn), The New Look, creata da Todd A. Kessler per Apple, ed è Penelope in The Return che Uberto Pasolini sta girando con Ralph Fiennes come Ulisse. (ANSA).
   

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Via dai social che stressano, le app che aiutano gli adolescenti

Tanti anche i rimedi fai da te per fare il digital detox

Lifestyle Teen
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Sempre più adolescenti stressati dal troppo tempo passato sui social cercano di porvi rimedio da soli. Così cancellano i propri account, disinstallano le App delle principali piattaforme salvo poi re iscriversi di nuovo e ricominciare da capo. Escono ed entrano nel mondo irresistibile di Instagram o TikTok (soprattutto) in un circolo vizioso che crea una grande perdita di tempo e tanta sofferenza ma anche una nuova presa di coscienza dei rischi. Un fenomeno che sta crescendo in tutto il mondo, che riguarda anche i nostri figli.

 

Il fenomeno si acutizza perché le ore passate a ‘scrollare’ video e foto sullo smartphone levano tempo allo studio in vista delle ultime interrogazioni dell’anno e degli esami imminenti. Come risolvere?
Una recente ricerca fatta su un migliaio di 14-24enni dagli psichiatri dell’infanzia e adolescenza della università del Michigan, ha inquadrato perfettamente il fenomeno: “I ragazzi comprendono gli impatti negativi dei social media e sono preoccupati. La maggior parte di loro infatti ha eliminato o pensato di eliminare il proprio account o App di social media e ci hanno riferito di imporsi anche nel modificare la quantità di tempo trascorso a ‘scrollare’ foto e video sul telefonino. La Generazione Z è diventata consapevole dei danni”. Nell’indagine i commenti più frequenti dei ragazzi coinvolti: “Ho ripetutamente cancellato Instagram nel tentativo di migliorare il mio stato emotivo, ma poi l’ho reinstallato. Molte volte”. “Adolescenti  e preadolescenti stanno affrontando una crisi di salute mentale crescente, - spiegano gli autori dello studio, pubblicato su The Journal of Adolescent Health.
A fronte di una tale pandemia da social sono nati anche gruppi di auto aiuto e movimenti giovanili per ‘disconnettersi’, come il gruppo Log-Off, fondato da un gruppo di adolescenti, in primis dalla ventenne Emma Lembke, a Birmingham, in Alabama. La comunità conta su una visibilità mondiale e un ‘core’ di 60 giovani sostenitori provenienti da 16 paesi diversi. “Siamo un movimento unico creato da un gruppo di adolescenti con una frustrazione comune. Lavoriamo per strutturare una comunità online incentrata sulla discussione dei social media e sull'uso digitale per gli adolescenti” si legge sul portale del movimento. Il gruppo divulga le ricerche della neuroscienza emergente sui social media, fornisce supporto per ‘uscire dall’appeal eccessivo dei social’ e invita la gen Z alla vita lenta per 'rallentare il burnout dovuto al ritmo perennemente veloce della nostra cultura sta influenzando la nostra salute mentale, la salute fisica, il nostro ambiente e le nostre comunità. Il movimento della vita lenta mira a contrastare le aspettative della cultura del trambusto; invece di fare il più possibile il più velocemente possibile, si tratta di fare le cose in modo più deliberato e dare la priorità a ciò che dà valore alla tua vita'. 
I ragazzi che si sentono intrappolati nel telefonino vanno a caccia di diete ‘social detox’ e il  movimento Log-Off ha appena sintetizzato i principali modi per ‘guarire’ al network di informazione NPR: si va dal conoscere i rischi insiti in queste piattaforme (tarate per catturare l’attenzione il più a lungo possibile) prima di cominciare ad usarle, quindi in età preadolescenziale e magari quando si riceve il primo telefonino.  Da qui l’appello alle scuole ed alle famiglie di prendersi cura di questa fase iniziale. Inoltre capire quale è la propria dose di connessione necessaria quotidiana e non superarla (disinstallare le App invece serve poco, ci si ritorna prima o poi). Si possono scaricare App per regolare il tempo che si passa al telefono (come  Stay Free, Social fever, Benessere Digitale di Google, One Sec e Pause per Apple ecc.), anche con timer che blocca lo scorrimento dopo un certo periodo di tempo. Inoltre si possono modificare le impostazioni del telefonino e, suggeriscono gli esperti di LogOff, provare a sostituire l’hobby dello scroll dello schermo con altre attività interessanti, anche elettroniche, ma che non passando dal telefono come leggere o disegnare immagini. Oppure andare a trovare un amico in carne ed ossa.  Infine, chiedere aiuto ai genitori e, per i genitori, farsi coinvolgere.
Aumentare la conoscenza dei rischi, imparare a capire il peso dello stress digitale e minimizzare i rischi per il proprio benessere mentale sono anche temi sempre più ricorrenti nelle community di studenti italiani. Non mancano le iniziative di social-education come ‘No Filter Tour’: una serie di eventi mattutini di educazione social, auto accettazione e benessere digitale organizzati dal portale di studenti ScuolaZoo e rivolti alle scuole secondarie di secondo grado. Svolti questo mese (in corso fino al 26 maggio) in alcune città della penisola, come Milano, Parma e Roma.

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Addio a Tina Turner, magnifica regina del rock

E' morta a Zurigo a 83 anni. 8 Grammy, successi come Private Dancer, una vita segnata da molti drammi

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Chiudi Tina Turner (ANSA) Tina Turner

Tina Turner è morta all'età di 83 anni. Lo ha annunciato il suo portavoce, secondo quanto riporta Sky News. "Tina Turner, la Regina del Rock'n Roll, è morta serenamente oggi all'età di 83 anni dopo una lunga malattia nella sua casa di Küsnacht vicino a Zurigo, in Svizzera. Con lei, il mondo perde una leggenda della musica e un modello".

E' difficile trovare una storia come quella di Tina Turner, una vita talmente piena di eventi, drammi, tragedie, violenza, ascesa, caduta, rinascita da sembrare scritta da uno sceneggiatore. E invece, Ann Mae Bullock, da Nutbush, Tennessee, infine cittadina svizzera, nata il 26 novembre del 1939 lascia il mondo dopo che un biopic, due musical, un paio di scioccanti autobiografie e tante canzoni indimenticabili, l'hanno da tempo consegnata alla leggenda.

Tina è stata una delle più straordinarie performer mai apparse sui palcoscenici: Mick Jagger, tanto per fare un nome, che è stato un suo amico fraterno, ha sempre ammesso di averle "rubato" il modo di stare in scena, ai tempi in cui i Rolling Stones erano così giovani da aprire i concerti di Ike & Tina Turner. Le loro performance insieme, a cominciare da quella a Live Aid, sono pagine di storia. Un'icona di bellezza senza tempo, un fascino irresistibile, probabilmente le gambe più belle della storia della musica (e non solo). Una voce inconfondibile, graffiante, immersa nella storia della black music ma perfetta per il pop da classifica, la capacità di resistere a un'esistenza che racchiude almeno tre vite, una naturale empatia sono gli elementi che ne hanno fatto una delle artiste di maggior successo di sempre.

Qualche anno fa, suo figlio Craig, avuto quasi adolescente da una relazione precedente a quella drammatica con Ike Turner, si è suicidato a 59 anni. Ultimo colpo di una vita piena di drammi: Ike Turner, il marito con cui aveva messo su una band che è stata determinante per la nascita del rock'n'roll e che l'ha resa famosa, si rivelò un uomo violento, una sorta di schiavista domestico, che, nonostante il clamoroso successo di brani come "Proud Mary", "Nutbush CityLimit s" e "River Deep Mountain High", trasformò la vita di Tina in un incubo.

I
 

Come è stato raccontato tante volte, da quell'orrore fuggì senza praticamente nulla, ricominciando da zero. Poi la sua seconda vita da super diva, costruita passo passo con una delle più celebri cover di "Let's Stay Together" di Al Green, "Private Dancer", "What's Love Got To Do With It", "The Best" in un crescendo clamoroso fatto di record di vendite (si parla di oltre 200 milioni di copie vendute), concerti clamorosi, Grammy Award, il Kennedy Center Honors, gli omaggi di altri artisti (su tutti quello di Beyoncé), ruoli cinematografici indimenticabili, l'Acid Queen di "Tommy", la Aunty Entity di Mad Max, (accompagnato dal successo mondiale del brano "We Don't Need Another Hero"). Negli ormai trent'anni della sua nuova vita ha trovato conforto nel buddismo, è diventata cittadina svizzera trasferendosi sul lago di Lugano, si è sposata con Erwin Bach, un uomo più giovane di lei. Ma evidentemente il suo destino è stato sempre quello di dover ricominciare. Quando sembrava che finalmente potesse approdare alla serenità è stata la sua salute a cedere: prima un ictus, poi un tumore all'intestino, infine una grave insufficienza renale che l'ha messa di fronte alla scelta tra dialisi e trapianto. Con la sua proverbiale sincerità, Tina ha ammesso di aver pensato anche al suicidio assistito. Poi il marito le ha donato un rene, restituendole qualche anno di un'esistenza serena. Ora, con la sua celebre collezione di parrucche, circondata dall'amore di un mondo che ha sempre tifato per lei, è arrivata al traguardo. La donna che visse tre volte non c'è più ma è stata fino all'ultimo una regina del rock.

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Scarlett Johansson, 'Vivo il cinema, realtà e sogno'

Anderson: "Agli alieni non credo Asteroid City effetto pandemia"

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Nel film di Wes Anderson Asteroid City, in concorso al festival di Cannes, Scarlett Johansson interpreta una famosa attrice con i capelli corti neri cotonati come si portavano negli anni '50, che si ritrova lì nel deserto per assecondare la figlia adolescente pazza per la scienza e partecipante al raduno degli Stargazers. La diva fa imbambolare il vicino, il vanitoso fotografo di guerra (Jason Schwartzman).
    Sul red carpet di Cannes ha conquistato tutti con il suo sorriso, fasciata in un abito a tubo rosa e i capelli tornati lunghi biondo platino. È lei la star del giorno a Cannes.
Alla conferenza stampa (assente l'altra big star Tom Hanks) con il resto del cast - Jason Schwartzman, Maya Hawke, Bryan Cranston, Stephen Park, Jeffrey Wright e Rupert Friend - ha raccontato l'avventura di entrare nel mondo di Wes Anderson, un universo a se stante fatto di set curatissimi, storie surreali, divertenti, fredde, una sorta di quadri animati che ami o odi, commedie plastiche spesso drammaturgicamente ferme. "Lavoro nel cinema da tanti anni, interpretare un personaggio è un po' un prolungamento di me stessa, da tempo penso che per me il cinema è diventato un complesso mix tra vita reale e sogno, diciamo che è un'estensione del mio subconscio e dai miei sogni traggo spesso ispirazione e sostanza per i personaggi che interpreto", ha detto Johansson.
    Il film di Anderson, "meditazione poetica sul senso della vita", è un effetto collaterale della pandemia visto che i protagonisti si ritrovano bloccati nella città dove si studia e si venera un antico meteorite per un presunto passaggio di presenze aliene e finiscono in quarantena. "Durante il Covid stavamo scrivendo la sceneggiatura, non credo che ci sarebbe una quarantena nella storia se non la stessimo vivendo", ha detto.
    Nel film, in sala con Universal dal 14 settembre, con un cast che comprende anche Margot Robbie, Tilda Swinton, Ed Norton, Adrien Brody, Steve Carell e Jeff Goldblum, non c'è un ordine gerarchico sul set. "La mancanza di gerarchia, unita al livello della narrazione, è quello che lo rende unico", ha detto Maya Hawke, mentre Anderson ha ribadito: "L'importanza della connessione tra tutti noi durante le riprese è quello che fa la differenza quando giro un film". Secondo Scarlett Johannson l'esperienza su un set di "è simile più al teatro che al cinema. Ci sei dentro. L'intero ambiente è creato. È uno spazio fisico, tangibile, utilizzabile", ha detto.
    Del resto Anderson, come negli altri suoi film, da I Tenenbaum a Gran Budapest Hotel a The French Dispatch, anche qui ha costruito tutto prima con uno storyboard animato in movimento, una sorta di film parallelo.
    Inevitabile la domanda sugli alieni, Wes Anderson ci crede? "Ho letto Stephen Hawking che insiste sul fatto che è numericamente improbabile che non ci sarebbe vita extraterrestre, ma davvero non lo so, no direi che all'invasione aliena non ci credo", ha scherzato il regista.
    L'attrice degli Avengers, di Black Widow (quello per cui in piena quarantena ha sfidato uno Studio, caso unico e pionieristico, intentando una causa contro Disney per l'uscita del film direttamente sulla piattaforma senza riconoscere altri compensi) ma anche di Storia di un matrimonio, Match Point, a Cannes con il terzo marito Colin Jost è diventata a 38 anni la star di Hollywood che ha incassato di più. È a fianco della lotta degli sceneggiatori (tra cui suo marito) in sciopero e prima di volare a Cannes è andata con Chris Evans a trovare un altro degli Avengers, Jeremy Renner, che ha scampato la morte in un incidente in montagna ed è in via di guarigione. Dopo Asteroid City questa super attrice premio Oscar sarà nel film di Kristin Scott Thomas, My Mother's Wedding, e in Project Artemis con Woody Harrelson.

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Il Castello di Peach batte i Lego, è il gioco più amato dai bimbi

Vincitore del 'Gioco per sempre kids award' di Assogiocattoli

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È il Castello di Peach - la Principessa di Super Mario - firmato da Jakks Pacific il gioco più amato dai bambini italiani. Lo ha stabilito la seconda edizione del 'Gioco per sempre kids award' promosso da Assogiocattoli: in quattro settimane sono state oltre 7mila le preferenze raccolte online e il vincitore si è aggiudicato 2 mila voti. Il secondo gradino del podio è per Lego con l'accademia di addestramento della Polizia, mentre il terzo posto va al Raccontastorie Orso Giò di Giocheria. Dopo aver raggiunto un incasso di circa 13 milioni di dollari con Super Mario Bros. Il Film, entrando nella top five dei film d'animazione più visti di tutti i tempi, la saga di casa Nintendo incassa un altro successo. "È la dimostrazione concreta di quanto la voce del verbo giocare sia ormai universale e intergenerazionale - dichiara Maurizio Cutrino, direttore Assogiocattoli - perfettamente in linea anche con il vincitore dell'edizione 2022, l'intramontabile biliardino: una modalità di gioco in grado di intrattenere e far divertire proprio tutti, dai più grandi ai più piccoli, eliminando del tutto ogni gap generazionale". (ANSA).
   

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Le aziende immaginano il divano del futuro

Ricerca: leggero, modellabile, modulabile, ecosostenibile, smart

Lifestyle Design & Giardino
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Leggero, modellabile e modulabile, ecosostenibile, smart, personalizzabile e adattabile alle esigenze di benessere del fruitore. Viene immaginato così il divano del futuro da trenta produttori di alta gamma italiani e internazionali, coinvolti in un'indagine per scoprire le principali trasformazioni della seduta principe di sale, salotti e locali nei prossimi 20 anni.
    Il divano - questa l'opinione - si evolverà allineandosi ai cambiamenti nella modalità di socializzazione e di fruizione degli spazi pubblici o privati e ai principali trend già protagonisti di altri settori, tra "iper-customizzazione" e nuove funzionalità ad alto contenuto tecnologico. La ricerca, effettuata da Superevo, realtà toscana specializzata in imbottiti innovativi per l'industria del mobile, è stata condotta in occasione della recente inaugurazione del nuovo stabilimento produttivo di Pontedera (Pisa).
    In particolare, risulta pratica condivisa all'unanimità l'attenzione alla sostenibilità, intesa non solo come impiego di materiali e processi produttivi a basso impatto, ma soprattutto come possibilità di rigenerazione e riuso di tutte le componenti una volta finito il ciclo di vita con un utente. Un altro aspetto ampiamente condiviso, in controtendenza con quanto ha caratterizzato i divani fino a poco tempo fa, è la leggerezza, affiancata da un'ottima solidità strutturale, che garantirebbe maggiore durata nel tempo e consentirebbe spostamenti più semplici all'interno degli stessi spazi e in fase di trasloco o smaltimento. Saranno quindi sempre più impiegate schiume composite di polistirene espanso e poliuretani strutturali per aumentare la leggerezza senza inficiare la resistenza dell'oggetto. 
   

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A Cannes Dua Lipa debutta come stilista con Donatella Versace

Sfilata in piscina per la la collezione La Vacanza

Lifestyle Moda
Chiudi Donatella Versace e Dua Lipa sono le co-designers della collezione donna Donatella Versace e Dua Lipa sono le co-designers della collezione donna "La Vacanza" @Versace

Il sogno a portata di mano: nemmeno il tempo di finire di seguire online la sfilata della collezione Versace 'La vacanza', disegnata da Donatella Versace e Dua Lipa, che i capi sono già pronti all'acquisto, quasi a colmare la distanza tra le immagini da sogno della passerella in piscina, in una splendida villa della Costa Azzurra, e gli schermi dei pc, che amplificano in tutto il mondo la collaborazione della direttrice creativa del brand e della 27enne popstar inglese.
    Da quando si sono incontrate, Dv e Dl - così si firmano nell'invito all'incontro online prima della sfilata - non si sono più lasciate. Ai Grammy Awards 2022, la cantante ha sfoggiato un look bondage creato apposta per lei, un abito con cinghie intrecciate sul petto. Ospite fissa degli show di Versace, ha anche chiuso la sfilata del brand a Milano nel settembre 2021 ed è stata il volto della campagna Autunno-Inverno 2021. Dopo aver sfilato sul red carpet del festival di Cannes in compagnia del suo nuovo amore, il regista francese Romain Gravas,  il debutto come stilista, mano nella mano con l'amica Donatella. "Dua Lipa è forte, sicura di sé, ha la capacità di influenzare le persone. - dice Donatella - La sua vita e i suoi valori sono un esempio per le donne, un modello giusto".
    "Donatella - aggiunge la popstar - mi ha supportata fin dall'inizio della mia carriera, abbiamo fatto tante cose insieme, lei è una vera visionaria, pensa davvero a come si sentono le donne nei suoi abiti". Così creare insieme la collezione è stato "un sacco di lavoro e di divertimento" dicono entrambe, raccontando dell'immersione di Dua Lipa negli archivi del brand, da cui Donatella le ha fatto scegliere quello che più le piaceva. Il risultato è 'La vacanza', una collezione see now buy now pensata proprio per l'estate, tra bralette con fibbie e accappatoi, turbanti e abiti metal mesh, minidress cut out e camicie con stampe di coccinelle e farfalle "fatte per volare", come invita a fare Dua Lipa con una delle stampe iconiche della Medusa, immortalata nella campagna del 1995 con Nadja Auermann e Claudia Schiffer.
    L'incontro funziona: il contrasto delle giacche e dei pantaloni sartoriali, dei capi in jersey con nodi e intrecci che ridisegnano la linea del corpo, delle tinte pastello di una collezione del 1994 e del nero che chiude lo show, sono molto Versace, molto Dua Lipa, molto vacanza. 
   

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Breakfast Smile, benessere e buonumore con la colazione con il sorriso

Avere il tempo da dedicare è fondamentale per cominciare la giornata

Lifestyle Food
Chiudi Una famiglia fa colazione insieme foto iStock. (ANSA) Una famiglia fa colazione insieme foto iStock.

Non solo agli adulti ma anche e soprattutto ai bambini fare colazione bene, con i giusti nutrimenti e con il tempo da dedicare è molto importante. E' da lì che comincia una alimentazione sana e non svogliata e una routine di benessere psico-fisico.
Secondo diverse ricerche scientifiche e come affermano pediatri e nutrizionisti, non bisogna mai saltare la colazione, pasto fondamentale per i bambini, poiché fornisce le calorie indispensabili per affrontare la giornata. La colazione dà infatti la giusta energia al corpo e alla mente: è proprio il pasto della mattina ad influire in maniera positiva sul rendimento scolastico e aiuta a prevenire il rischio di obesità, oltre a migliorare l'attenzione e la memoria.
“La prima colazione viene definita il pasto più importante della giornata” – afferma Alberto Pellai, Psicoterapeuta e Ricercatore, Dip. Scienze Biomediche, Università degli Studi di Milano. “Rende possibile al nostro organismo – e a tutti gli apparati e gli organi vitali che lo compongono – di rifare un pieno di energia per affrontare le sfide e le attività che il nuovo giorno porta con sé. Pediatri e nutrizionisti hanno una sola voce quando si parla di prima colazione: deve essere fatta”.

Ecco allora le regole della “Breakfast Smile”, la colazione con il sorriso
1) Anticipare la Sveglia e ... fare attenzione al vocabolario!
Il tempo è prezioso per questo va vissuto insieme, in quanto costruisce legame e rinsalda lo spirito familiare. I bambini hanno bisogno delle dovute attenzioni. Ecco perché anticipare la sveglia è il primo rimedio necessario. Magari si va a letto prima la sera, ma avere il tempo necessario per condividere con i figli il risveglio mattutino è fondamentale per dare brio e positività al nuovo giorno.
Fare tutto in fretta e senza possibilità di un’armonica condivisione stressa adulti e bambini. Diversi studi affermano che appena si svegliano i bambini possono non avere l’appetito necessario per la colazione. Quindi, prendersi il tempo necessario aiuta i bambini a stimolare l’appetito.
“Ci si sveglia spesso ad un orario che costringe a fare tutto di fretta” - sostiene Alberto Pellai- “Se questo è sostenibile da parte dell’adulto che ha la capacità di orientare e dirigere le proprie motivazioni verso gli obiettivi prefissati, non si può dire lo stesso per i bambini. Non bisogna trasformare il risveglio in una corsa contro il tempo. Attenzione alle parole che si utilizzano! “Sbrigati”. “Corri” “Muoviti” “Fai in fretta” sono parole che insegnano al bambino che tutto deve andare veloce. Molto meglio usare i verbi al plurale facendo sentire al bambino che tutto ciò che gli accade avviene dentro la relazione con noi: “dai alziamoci, andiamoci a lavare, facciamo insieme la colazione”.
2) Preparare insieme. Tutti sono importanti in una vera squadra.
Il momento della preparazione del cibo e della tavola è una delle attività preferite dei bambini perché include diversi compiti che li rendono indipendenti. Malgrado l’aiuto degli adulti i bambini si sentono importanti e utili.
Il modo in cui il bambino aiuta non è importante, sentirsi coinvolti gli darà un senso di orgoglio e vivranno il momento del mangiare a tavola con più consapevolezza.
“Per i bambini il mattino e il risveglio rappresentano una dimensione relazionale più che funzionale” – precisa il Prof Alberto Pellai. “È il momento della giornata in cui ciò che conta è “stare con” piuttosto che “stare per”. Tra l’altro, il mattino segna il momento in cui sto con la mia “base sicura” (usando un termine mediato dalla teoria dell’attaccamento di J.Bowlby), per poi separarmi da lui/lei e buttarmi nel mondo. Perciò il bambino, al mattino, è affamato di relazione. Accelerare i tempi è l’esatto contrario di ciò che desidera. Perché lui vorrebbe dilatarli, vorrebbe aumentare la dimensione del contatto e della relazione con l’adulto da cui poi dovrà separarsi.”
3) Rendere speciale il momento. La giusta atmosfera è importante
La colazione per i bambini deve essere un momento piacevole. Iniziare la giornata con la giusta energia ed armonia può aiutare a sviluppare il buonumore necessario per andare all’asilo o a scuola più motivati e felici. Ma, soprattutto, la giusta atmosfera può stimolare anche il giusto appetito, necessario per garantire ai bambini le calorie utili per affrontare movimento e apprendimento.
Ecco perché bisogna saper creare la giusta atmosfera e una tavola curata e colorata può contribuire allo scopo. Fiori e frutti a tavola sono suggeriti. Non dimentichiamo che i bambini sono ipersensibili e la natura sa regalare stimoli importanti.
4) Poche regole, ma buone, aiutano a condividere la colazione in un'atmosfera tranquilla e accogliente.
È utile impostare delle regole mentre si è tavola e applicarle sempre, devono essere poche ma coerenti. Ruoli e comportamenti sono fondamentali nelle interazioni dei gruppi, quindi sia gli adulti che i bambini devono dedicare al momento colazione la necessaria attenzione e il dovuto rispetto. Dopo, si può fare tutto ciò che si vuole.
“Nulla come l’esempio del genitore” – commenta Alberto Pellai “e la capacità del genitore di coinvolgere il bambino in ciò che accade è capace di “fare la differenza” nel mondo interno del bambino. Un genitore che in modo positivo, proattivo e propositivo si mette a disposizione dell’obiettivo educativo che vuole raggiungere con e per il bambino, rappresenta il miglior “allenatore” per raggiungere il traguardo da conseguire. In questo senso un genitore dovrebbe interrogarsi su quale esempio dà, al mattino, nel momento della colazione”.
Stare seduti e mantenere il proprio posto è consigliabile, perché riesce a garantire alla colazione un’atmosfera positiva e rilassata in un contesto che "contiene" anche i vissuti emotivi del bambino e che permette agli stessi di poter essere condivisi in un contesto di calma e serenità. a tale scopo è necessario evitare grida ed urla che creano tensione e rischiano di rovinare l’atmosfera. Vale per tutti: bambini e adulti.
Bisogna dire ai bambini che la colazione è un momento importante per stare insieme e che potrà riavere telefonino e giochi appena tutti hanno finito di mangiare.
La giusta determinazione degli adulti è la via più indicata per farsi ascoltare dai più piccoli.
5) Il dialogo è fondamentale.
I genitori devono sedersi e mangiare con i bambini per costruire un senso di comunità e per conversare. I bambini hanno bisogno di pratica per avviare le conversazioni e non c’è posto migliore della tavola.
Il momento della colazione è fondamentale per parlare con i figli, non solo li aiuterà a sviluppare una maggiore libertà di linguaggio ma creerà un momento di condivisione. Qualsiasi relazione prevede una comunicazione, altrimenti si crea una barriera e genera tensione.
“Tutto entra dentro di loro dopo che è stato “sentito”. Guardare, ascoltare, toccare, gustare e annusare è ciò che permette al bambino di apprendere, di sperimentare e anche di mettere il mondo dentro di sé con gli adeguati aspetti valoriali. È fondamentale che come adulti teniamo alto il coinvolgimento relazionale intorno al momento dei pasti. Sedersi a tavola e consumare un pasto è un gesto che risponde anche a bisogni socio-relazionali, che richiede il coinvolgimento dei cinque sensi, che risponde al principio del “piacere” e non solo a quello del “dovere” – conclude Pellai.
Susanna Fiorucci, BEO Nestlé sottolinea l'importanza della Colazione con il sorriso, su cui è stato fatto uno studio di approccio in occasione del lancio dei nuovi biscotti Nesquik.

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Ozpetek a Cannes presenta OzApp, una social talent app

Progetto per far emergere i giovani talenti

Lifestyle People
Chiudi Ferzan Ozpetek @ ufficio stampa Persol (ANSA) Ferzan Ozpetek @ ufficio stampa Persol

Ferzan Ozpetek a Cannes ha tenuto a battesimo OzApp, la prima Social Talent App per attori, cantanti e videomaker professionisti e amatoriali. Uniti da una passione profonda per il mondo del cinema e accomunati da uno sguardo visionario verso il futuro, Persol e Ozpetek hanno deciso di avviare una nuova collaborazione volta a far emergere i giovani talenti del palco e del grande schermo.
    OzApp, come spiega Ozpetek, "è come uno show sempre in onda. Non ha limiti, né fisici, né geografici o sociali: è un mondo che offre alla migliore band, al miglior cantante o attore o regista la possibilità di farsi notare. Lo scopo, e al tempo stesso la grande sfida, di OzApp è dare ai giovani l'opportunità di realizzare i propri sogni". L'app consentirà ai giovani talenti di prendere parte a produzioni, ottenere visibilità, trovare opportunità professionali e anche votare le esibizioni degli altri partecipanti, offrendo quindi non solo una piattaforma digitale all'avanguardia, ma anche un veicolo di emozioni, pensato per incoraggiare i consumattori a usare il mezzo non solo come clienti, ma come persone. (ANSA).
   

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