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Moda

Benedetta Barzini, unico modo di vivere bene la vecchiaia è liberarsi degli stereotipi

Supertop anni '60 e '70, tornata in passerella rompe il tabù del 'non si fa a questa età'

Benedetta Barzini, in passerella nel 2015 per Antonio Marras © ANSA
  • Redazione ANSA
  • 12 settembre 2018
  • 23:46

Benedetta Barzini, 75 anni, quattro figli e due mariti, garantisce: «sono diventata intelligente a cinquant’anni». Paradossale e ironica, ma pure molto sincera, negli anni 60/70 è stata una top model stratosferica, regina della New York warholiana e delle copertine di Vogue. Poi, ha insegnato in diverse università, ha scritto per i giornali e da un paio di anni è tornata in passerella.

Vincitrice del “Premio Victoria”, il riconoscimento del primo progetto di comunicazione nato in Italia per le donne over 50 a cura di Procter & Gamble, dedicato alle 50+ che hanno dimostrato di saper vivere libere dagli stereotipi.

 La Barzini è la dimostrazione vivente di come si possano superare i pregiudizi legati all’età e la sua storia di top model, mamma, professoressa universitaria e ancora oggi protagonista di una campagna pubblicitaria per un importante marchio di accessori, è espressione di come si possa rompere il tabù del «non si fa a questa età».

"Lo stereotipo dell'invecchiamento, la paura di morire, la paura delle malattie, la paura di diventare più brutti rispetto a prima e forse anche la paura di restare soli. Ero molto curiosa di scoprire i vantaggi dell'invecchiamento, che ci sono e uno di quelli è l'intelligenza. Sono diventata pensante dopo i 50 realizzando la bellezza di non essere più belli e lasciare che il tempo scriva la sua storia sul tuo corpo sulle tue forme", racconta la Brazini, nipote del mito del giornalismo Luigi Barzini, supertop italiana degli anni '60, amica di Dalì e di Warhol, impegnata nel movimento femminista degli anni '70.

"Caso ha voluto che venissi chiamata a sostituire una docente di storia della moda all'Università di Urbino, io non ne sapevo nulla ma ho accettato la sfida con grande soddisfazione e non ho mai smesso di studiare. In quello che faccio metto degli ingredienti che danno un senso al soggetto donna, alla dignità del corpo e del movimento e quando mi chiamano per qualche servizio accetto - sottolinea - solo se posso decidere come agire all'interno di un'immagine mettendoci una virgola di differenza rispetto al glamour e la messa in scena. I primi 50 sono stati una grande corsa nel tentativo di normalizzare la mia vita, ora ho l'equilibrio di poter scegliere".

La modella e giornalista Benedetta Barzini, ha calcato le passerelle di tutto il mondo negli indimenticabili anni ’60, è stata a cena con Jacqueline Kennedy e amica di Salvador Dalì, ha insegnato moda in prestigiose università e ancora oggi continua a sfilare e a prestare il suo volto per importanti campagne pubblicitarie. La sua è una «vita contro»: contro lo stereotipo della bellezza solo da giovani e per giovani, contro l’ipocrisia di chi benedice la terza età, a patto però che ci si stiri la pelle, contro chi crede che certe cose abbiano una «scadenza temporale».

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