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Otto pensieri da grandi donne del cinema, per cominciare il 2020

Otto pensieri da grandi donne del cinema, per cominciare il 2020

L'amore, i conflitti, le difficoltà la vita

06 gennaio 2020, 12:47

di Agnese Ferrara

ANSACheck

Emozioni, sentimenti e vita al femminile svelate da donne autentiche, attrici divenute star del cinema - RIPRODUZIONE RISERVATA

Emozioni, sentimenti e vita al femminile svelate da donne autentiche, attrici divenute star del cinema - RIPRODUZIONE RISERVATA
Emozioni, sentimenti e vita al femminile svelate da donne autentiche, attrici divenute star del cinema - RIPRODUZIONE RISERVATA

Cosa pensano le donne della loro vita, delle difficoltà, dei conflitti, dell’amore e della felicità? Come superano i continui intralci alla propria realizzazione? Un nutrito e preziosissimo campione di trenta attrici indomabili e indimenticabili del cinema di ieri e di oggi, talenti speciali, carriere strepitose e amori da sogno, si esprime sui grandi temi femminili diventando spunto di riflessione per tutte le donne (e gli uomini) di oggi.

I compromessi, la forza dei sacrifici, l’impegno civile ed umanitario e, badate bene, il rapporto con la propria bellezza e perciò con la fragilità che si addice al ‘gentil sesso’ (che nel mondo del cinema è passato continuamente ai raggi X dai fan che eleggono le attrici ad icone di stile o muti oggetti del desiderio). E poi l’amore, la solitudine, avere osato, avere sbagliato e avere ricominciato. Una tale e ricca fonte di esperienze e pensieri autenticamente femminili svelate da 30 star mondiali che hanno lasciato il segno è riassunta nel libro ‘Le grandi donne del cinema’ (edito da DeAgostini) scritto da Marta Perego, giornalista, conduttrice televisiva ed esperta di cinema. 

Stare da sole, Mariangela Melato:
”Io non sarei felice di essere un po’ più stupida. Mi accontento di esserlo due o tre volte la settimana”. A dirlo ci pensa una donna appassionata, Mariangela Melato, per la quale ‘la solitudine è una conquista e bisogna imparare ad amarla”. Paladina dell’indipendenza che conquista da giovanissima, ricorda che ‘i grandi amori finiscono sempre, perché altrimenti non sono grandi amori. Diventano altro, condivisione di una vita, mutuo soccorso”.

L’amore per gli uomini, Anna Magnani
Donna forte, brusca, diretta, fiera e fragile, apparentemente contraddittoria e mai appartenuta a nessuno Anna Magnani. Tutto cambia per lei, tranne l’amore per il figlio Luca. “L’amore per i figli è perpetuo. L’amore per gli uomini che ci hanno portato a letto finisce e quando finisce si piagne un po’ ma poi passa…”. Dirà più volte di sé: ‘Tutto cambia dentro di me da un’ora all’altra. Il fatto è che seguo il mio istinto ed il mio cuore”.

L’indipendenza, Charlize Theron
E’ categorica la ragazza da copertina, talento puro che diventa Atomica bionda e poi punta all’Oscar che afferma: “Noi donne facciamo troppa fatica a capire che le strade percorribili sono tante, e spesso trascuriamo proprio quelle che ci riempiono di potere perché ci restituiscono il controllo delle nostre vite. Perché ci permettono di non essere più indipendenti da qualcun altro”. Nelle interviste ripete come un mantra “mai dipenderò da qualcuno” rifuggendo dai legami forzati come il matrimonio.

La giovinezza, Jeanne Moreau
“E’ bellissima questa devozione nei confronti della giovinezza, ma la verità è che la vita va avanti per tutti. Come on! Le persone dovrebbero ammazzarsi tutte superati i trenta anni? Il bello della vita è proprio crescere, invecchiare. Oggi c’è troppa paura della morte” , racconta la ‘piccola ragazza’ che, alta neanche un metro e sessanta, minuta e col broncio, ironica, sprezzante e diretta, ha ridefinito l’immagine femminile al cinema rappresentando le inquietudini della società in continuo cambiamento. Libera, coraggiosa, lontana dalle etichette e impegnata dice “rivendico la mia indipendenza. Vale ciò che si fa, come si vive, con che libertà si affronta il mondo, questo si che è importante”

Amori maturi, Sophie Marceau
Grazia, coraggio, innocenza e fascino per l’attrice emblema della Francia che sgretola i luoghi comuni sull’invecchiamento che “non deve essere visto come la fine della seduzione. Restano l’amore, lo scambio, il fascino, la comprensione intellettuale”, sostiene e ribatte “dopo i quarant’anni non si deve nascondere più nulla. E’ sempre bene dire le cose che abbiamo nel cuore”.

La povertà e la cura per i sogni, Viola Davis
Energia di un vulcano, emblema del nuovo sogno americano, la star ha alle spalle una lunga gavetta che le ha permesso di avere ruoli da protagonista, obiettivo difficile per una donna di colore. Invita le donne alla resilienza affermando che “La tua abilità ad adattarti al fallimento, a navigare a modo tuo per superarlo, è quello che fa il cento per cento di quello che sei” . Bambina povera, infanzia traumatica, “avevo interiorizzato la povertà. Essere poveri significa essere invisibili, vivere nella vergogna. Mi sentivo brutta, sporca, negra”, a otto anni scopre la recitazione e vi si dedica anima e corpo. E studia, sempre, vincendo diverse borse di studio. “La cultura determina i sogni’ ama ripetere.

Le donne di una certa età, Susan Saradon
“Abbiamo diritto ad essere felici ad ogni età, anche alla mia” afferma l’attrice, attivista e star ribelle che riflettendo dopo due divorzi ha capito che ‘in queste situazioni c’è più bisogno di amiche fidate, di interminabili passeggiate in spiaggia, lungo il mare, di camminare fino a che no sei stanca e che non hai più la forza di perdere la testa. Solo allora ti senti pronta a provarci un’altra volta”. Ha sofferto ma i suoi sono occhi sempre appassionati e luminosi in barba al passare del tempo. “E’ ora di finirla con l’idea che le donne arrivate ad una certa età possono o non possono più fare certe cose” dice lei che ai suoi figli insegna l’autenticità.

L’intimità, Valeria Golino
Per Valeria Golino, occhi magnetici, voce roca che alla lunga è divenuta il suo punto di forza, attrice difficile da incasellare, definire e domare, che fa scelte soprattutto di pancia e di cuore - scrive Marta Perego – il passato non esiste, esiste solo il presente e il futuro prossimo. Per lei “L’intimità non è amica dell’erotismo, c’è un conflitto di interessi. Come la soddisfazione è nemica della giovinezza, mentre ne sono amiche l’irrequietezza e a curiosità. La soddisfazione è già stabilire che una cosa è fata, bella che finita. Detesto la soddisfazione”.

 

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