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Prima azienda al mondo posseduta da animali, ed è italiana

Prima azienda al mondo posseduta da animali, ed è italiana

Nasce la Fondazione Capellino, Owned by the Animals

06 aprile 2018, 20:13

Redazione ANSA

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"La strada scelta dal nostro presidente Pier Giovanni è quella di un modello economico diverso. Per questo ora Almo Nature sarà di fatto proprietà degli animali", così l 'annuncio di Capellino alla community social - RIPRODUZIONE RISERVATA

"La strada scelta dal nostro presidente Pier Giovanni è quella di un modello economico diverso. Per questo ora Almo Nature sarà di fatto proprietà degli animali", così l 'annuncio di Capellino alla community social - RIPRODUZIONE RISERVATA
"La strada scelta dal nostro presidente Pier Giovanni è quella di un modello economico diverso. Per questo ora Almo Nature sarà di fatto proprietà degli animali", così l 'annuncio di Capellino alla community social - RIPRODUZIONE RISERVATA

C'è una società di proprietà degli animali, ed è italiana. “Nei prossimi mesi donerò, con effetto retroattivo sui profitti (dividendi) maturati dal 1° gennaio 2018, l’intera proprietà di Almo Nature ad una Fondazione, costituita col solo fine di promuovere, ovunque nel mondo, progetti in difesa dei cani, dei gatti e della biodiversità”, così l’imprenditore italiano Pier Giovanni Capellino, fondatore di Almo Nature, la nota azienda di Pet Food che produce alimenti per cani e gatti, ha annunciato la sua scelta di destinare tutti i profitti della sua azienda agli animali.

In questa nuova dimensione, attraverso la nascita della Fondazione Capellino, Almo Nature diventa, di fatto, la prima azienda al mondo ad essere posseduta dagli animali, “Owned by the Animals” come annuncia ora anche il nuovo logo dell’azienda. Un modo di fare impresa che guarda il mondo con gli occhi degli animali e che pensa in modo differente ribaltando i paradigmi consolidati.
“Diventa strumento economico a disposizione degli animali, della biodiversità e di coloro che condividono l’idea che sia necessario un nuovo patto degli umani con tutte le altre vite”, aggiunge Capellino nel messaggio che ha condiviso con la sua community, e non solo, in costante crescita sui social.
Una storia iniziata nel 2000 grazie all’intuizione, all’esperienza e al rapporto di Pier Giovanni Capellino con i suoi compagni di vita a quattro zampe: “Tutto cominciò vivendo con i miei gatti Shabbat e Chocolat, i miei cani Shang, Yanga e Dottor Salento”. 75 milioni di euro di fatturato nel 2017 e 81 stimati per il 2018, era già stata la prima azienda al mondo a produrre cibo per cani e per gatti impiegando alimenti, in origine, idonei al consumo umano (diventati alimenti per animali per sola scelta commerciale, essendo questa la via più sicura, in Europa, per garantire ai cani e ai gatti la stessa sicurezza degli alimenti destinati all’uomo: non si tratta di “umanizzazione” ma di garanzie sugli alimenti), arrivando così in 18 anni di storia a stabilire nuovi standard di produzione con la sua capacità di innovare utilizzando solo materie prime di qualità superiore.
Un sistema di restituzione e solidarietà ideato e fortemente voluto da Pier Giovanni Capellino, che da molti anni ha creato nella sua azienda una divisione, chiamata “aLmore”, dedicata esclusivamente allo sviluppo di progetti e azioni a sostegno della dignità e dei diritti degli animali attraverso soluzioni concrete e sostenibili, che continueranno e saranno ora promosse e gestite dalla Fondazione unitamente alle iniziative che i futuri dividendi (dal 2019) renderanno possibili.
La Fondazione si occuperà non solo dei propri progetti ma prenderà parte anche a progetti ideati da terze parti e gestirà fin da subito "A Pet is for Life", nato con l’obiettivo di ridurre il numero di cani e gatti abbandonati e “Farmers&Predators”, con l’obiettivo ultimo di armonizzare la coesistenza tra allevatori e animali predatori selvatici cosicché la biodiversità diventi un’opportunità per migliorare la qualità della vita.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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