Una trentina di persone hanno
manifestato questa mattina a Trento, in piazza Dante, con un
gazebo ed esponendo alcuni cartelloni, per protestare contro le
politiche provinciali in materia di orsi. "Bears without fears",
così ha ribattezzato l'iniziativa l'Oipa, associazione che già
in diverse occasioni si è fatta sentire, anche tramite vie
legali, contro il governatore Maurizio Fugatti.
Le motivazioni principali della protesta riguardano in
particolare la cattura di M49 e la sua reclusione all'interno
del Casteller e la recente ordinanza di cattura e abbattimento
contro l'orsa Jj4, ritenuta responsabile della recente
aggressione avvenuta sul Monte Peller alcuni giorni fa, e che ha
visto protagonisti padre e figlio. All'iniziativa erano presenti
anche diversi volti noti del mondo politico e ambientalista: la
consigliera provinciale di Futura Lucia Coppola, il consigliere
comunale Jacopo Zannini (Altra Trento a Sinistra), il collega
Andrea Maschio (Onda Civica), infine Marco Ianes (Verdi) e Gigi
Casanova, volto storico di Mountain Wilderness.
"Sembra di essere in una dittatura", ha detto Ornella
Dorigatti, dell'Oipa del Trentino. "Bisogna avere rispetto per
gli animali e informare la popolazione sulle regole da seguire:
tenere i cani al guinzaglio, non farsi selfie. Gli orsi sono
animali solitari e non sono aggressivi". Sulla notizia della
castrazione di M49, Dorigatti ha commentato: "Una catastrofe,
un'azione scellerata nei confronti dell'animale".
Parole analoghe anche dal presidente nazionale dell'Oipa Massimo
Comparotto, presente al gazebo: "Abbiamo inviato nei giorni
scorsi una diffida a Fugatti chiedendo di ritirare l'ordinanza
di abbattimento, che per noi è priva di fondamento: l'orsa aveva
con sé i cuccioli e ha agito per timore. Se non la ritirerà noi
comunque non ci fermeremo".
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