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Tra i Paesi dell'Ue ricambi auto meno cari in Spagna e Germania

DAT-Italia segnala anche anomalia Francia, +8% parti per Clio

Redazione ANSA

ROMA - Con le frontiere correttamente aperte all'interno della Ue, alcuni Paesi risultano più convenienti quando si devono acquistare i ricambi originali delle auto. In particolare - segnala 'ultima analisi di DAT-Italia - Germania e Spagna restano in pole position nella gara della convenienza per i prezzi di quei particolari, come paraurti, fari, parabrezza e porte, che intervengono con maggior frequenza nelle riparazioni a seguito di sinistri stradali.

Secondo lo studio DAT-Italia il risparmio in Spagna per chi deve acquistare ricambi originali al prezzo di listino viaggia intorno al 3% per quasi tutti i componenti della Fiat Panda, tra il 5 e l'8% per la Volkswagen Golf, tra il 7 e 9% per la Opel Corsa ed arriva ad una punta del 28% per i parabrezza della Ford Fiesta, sempre rispetto ai prezzi in Italia.

La Germania è caratterizzata invece da prezzi molto convenienti per i modelli tedeschi, con una differenza tra quel Paese e l'Italia che viaggia da una media del 10% sulla Volkswagen Golf ed Opel Corsa e al 9 % per l'Audi A3, sempre se si confrontano i prezzo dei ricambi con quelli praticati in Italia. Segue com minori vantaggi l'Austria mentre in Francia si verifica il paradosso che i ricambi della Renault Clio constano circa l'8% in più che in Italia. E non è un caso, segnala la nota di DAT-Italia, che questa situazione sta già destando molto interesse presso alcune imprese che comprano ricambi originali su scala globale. E vanno ovviamente, dove conviene di più. ''Dovrebbe essere il mercato a fare i prezzi - spiega infatti Antonio Coppola direttore generale di DAT-Italia - ma a volte non è chiara la logica con cui i costruttori diffondono i propri listini dei ricambi. La politica dei prezzi dei ricambi ha una grande influenza sulla fidelizzazione del cliente per via dei costi di riparazione che inevitabilmente l'utente andrà ad affrontare e sui costi dei sinistri che le assicurazioni devono pagare. Si pensi - conclude Coppola-che dei circa 4 miliardi di euro di risarcimenti che le assicurazioni pagano per danni alle cose, almeno il 50%, cioè 2 miliardi di euro, riguarda i ricambi''.

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