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Volkswagen Transporter, 70 anni di funzionalità e 'allegria'

Da T1 del 1950 a odierno T6.1 passando per i van hippy Anni '60

Redazione ANSA ROMA

Esattamente 70 anni fa, alla fine del marzo 1950, i primi furgoni e minibus della serie T1, prodotti a Wolfsburg a partire dal giorno 8, arrivarono nelle concessionarie della Casa tedesca, allora di dimensioni ben inferiori alle attuali.
Proprio il T1, denominato Transporter per evidenziare la sua funzione di 'derivato' da trasporto del Maggiolino, ha sostenuto la crescita i Volkswagen dal dopoguerra in poi, arrivando oggi alla rilevante quantità di 13 milioni di unità vendute.

Dopo essere stato costruito 'a mano' nel 1949 per realizzare i primi prototipi destinati ai collaudi, il T1 è stato prodotti dal 1950 al 1967. Lanciato come furgone con motore posteriore, ma anche come promiscuo merci e passeggeri e come minibus a otto posti, utilizzava il motore e il cambio del Maggiolino e offriva un carico utile massimo di 750 kg.
Nel 1951 la gamma venne arricchita con l'iconico modello Samba con 21 o 23 finestre e tetto apribile pieghevole, mentre un anno dopo fu svelata una versione pick-up. Il successo fu tale che produzione dovette essere trasferita da Wolfsburg ad Hannover nel 1956, e venne attivata anche una linea di fabbricazione in Brasile. Nel 1967, quando il Transporter con il suo caratteristico parabrezza diviso in due sezioni, uscì di scena, la somma di coloro che avevano acquistato un T1 arrivò a circa 1,9 milioni, rendendolo un successo globale.
In quell'anno, il 1967, arriva il T2, il furgone diventato icona culturale nell'era del 'flower power' e dei movimenti giovanili hippy. Transporter T2 fa compiere alla funzionalità del furgone Volkswagen a un ulteriore passo avanti. Debuttano un nuovo frontale, la griglia di aspirazione dell'aria e la porta scorrevole di serie.

Arriva anche la variante camper a tetto sollevabile, un successo immediato. Fino al 1979, il T2 è stato costruito ad Hannover in 2,14 milioni di unità, ma in effetti la sua produzione è continuata fino al 2013 nello stabilimento di San Paolo, battendo il record per il periodo di produzione più lungo.
La generazione T3 del Transporter vive tra il 1979 e il 1992 Il T3 fece entrare il famoso veicolo nell'era moderna con una carrozzeria più ampia, più spazio per passeggeri e merci e una maggiore sicurezza. Inedita anche la piattaforma e la presenza di un motore 'piatt, disponibile anche in variante diesel. Nel 1985 furono aggiunte altre innovazioni tecnologiche come i convertitori catalitici per il trattamento dei gas di scarico, i motori turbocompressi e la trazione integrale.
Diventano popolari anche le versioni California (camper) e Caravelle (minivan di lusso) del T3 che spostano il Transporter verso una fascia più elevata del mercato, non di tipo professionale. In totale, in 13 anni, sono stati realizzati ad Hannover 1,3 milioni di T3.

Con il debutto del T4 nel 1990 (continuerà fino al 2003) Volkswagen porta al debutto una rivoluzione tecnica per i suoi veicoli commerciali: il motore passa davanti e di conseguenza _ ad esclusione delle versioni Syncro 4x4 - la trazione diventa anteriore. Arrivano anche un nuovo design, con frontale allungato e più aerodinamico, nuove sospensioni e, per la prima volta, la disponibilità di due passi. In totale la generazione T4 chiude nel 2003 dopo aver venduto 1,9 milioni di unità fra furgone, kombi, cabina doppia, pick-up, telaio cabina singola o doppia, Caravelle, Multivan e California.
Transporter T5, in produzione tra 2003 e 2015, evolve nel design e con una maggiore attenzione rivolta agli interni e al posto guida, nonché con una maggiore varietà di motori benzina e diesel e un sistema di trazione integrale ancora perfezionato. In totale sono state prodotte 1,65 milioni di unità della gamma T5.
Nel 2015 debutta la gamma T6 che porta sul mercato - oltre alla riprogettazione del frontale - nuovi motori, dispositivi intelligenti di assistenza alla guida, un inedito sistema di infotainment. Torna, come nel T1, anche lo schema di verniciatura bicolore. Nel 2019, con la cosiddetta serie T.1, il Volkswagen Transporter entra nell'era digitale con una nuova plancia, aggiornamenti relativi alla tecnologia e alla connettività, nonché un nuovo servosterzo e motori turbodiesel efficienti e rispettosi dell'ambiente.

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