"Il parco delle auto elettriche disponibile in Italia era limitato, le misure che abbiamo introdotto e quindi l'Ecobunus hanno consentito alle case di avviare compagne informative e commerciali spinte sull'elettrico" e "questo vuol dire che tecnologicamente e anche a livello commerciale oggi il nostro paese diventa a livello di altri paesi, disponibile ed appetibile per un commercio di veicoli a basse emissioni". Così all'ANSA, Davide Crippa, Sottosegretario al Ministero dello Sviluppo Economico a margine dell'incontro "Auto: la sfida della transizione alla decarbonizzazione" organizzato dal Centro Studi Promotor presso la Camera dei Deputati.
Con queste misure infatti, ha rilevato, "oggi siamo davanti alla convinzione - spiega - che in altri scenari europei la penetrazione dei veicoli elettrici aveva caratterizzato il consumatore, e quindi le case ad importare all'interno dei confini di questi paesi veicoli meno inquinanti o con caratteristiche di ibrido elettrici o plug in". "Fino ad oggi non era scontato - ribadisce Crippa - le immatricolazioni danno ragione rispetto alle necessità che uno strumento di questo tipo possa essere di incentivo" e che "evidentemente dovremo ragionare sulle modalità di svecchiamento del parco rispetto ad una circolazione delle autovetture usate su cui siamo aperti ad un dialogo" ma sul quale "e' evidente che c'e' anche un discorso di capacità di risorse e di spesa su questo tema". Sulle possibili misure da intraprendere per lo svecchiamento del parco auto circolante, il sottosegretario conclude: "Insieme alle regioni potremo inserire meccanismi di bonus per i bolli per i prossimi due tre anni anche per autovetture meno inquinanti, ma e' un discorso che dobbiamo intavolare tutti, insieme stakeholder e regioni".