Un bambino obeso ha una probabilità quattro volte maggiore di ammalarsi di diabete già all'età di 25 anni, rispetto a un coetaneo dal peso normale. A quantificare un rischio ormai noto è uno studio pubblicato sul Journal of the Endocrine Society, condotto su ben 370mila under 15.
Circa 415 milioni di persone nel mondo hanno il diabete e, a causa della epidemia di obesità degli ultimi anni, l'età della diagnosi si sta abbassando fino a interessare i giovanissimi. I ricercatori del King's College di Londra hanno esaminato i dati della UK Clinical Practice Research Datalink, mettendo in relazione l'indice di massa corporea (BMI) e le diagnosi del diabete relativi a 369.362 bambini tra 2 e 15 anni: sono stati diagnosticati 654 casi di diabete di tipo 2 tra il 1994 e il 2013. Il tasso è aumentato da una media di 6 nuovi casi per 100.000 bambini l'anno tra il 1994 e il 1998, a una media di 33 nuovi casi tra il 2009 e il 2013. Inoltre i bambini obesi avevano un rischio 4 maggiore dei normopeso di avere diabete già a 25 anni. Come previsto, invece, non c'era alcuna associazione tra peso e incidenza di diabete di tipo 1, malattia autoimmune. "Il tessuto adiposo in eccesso - spiega Francesco Giorgino, professore di Endocrinologia presso l'Università di Bari Aldo Moro e membro della Società Italiana di Diabetologia(Sid) - rende l'insulina meno meno capace di controllare i livelli di glucosio nel sangue. Inoltre studi recenti mettono in relazione il tessuto adiposo con il cattivo funzionamento delle cellule del pancreas che producono insulina". "Questo studio - prosegue - è importante perché conferma su un ampio numero di persone l'inizio precoce del rapporto tra obesità e diabete. Cosa che ci dovrebbe preoccupare, perché in Italia il sovrappeso in età infantile è in aumento, specie nelle regioni meridionali".
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