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Sport è un'arma contro diabete, dovrebbe essere rimborsabile

Sport è un'arma contro diabete, dovrebbe essere rimborsabile

Le raccomandazioni della Società Europea Cardiologia Preventiva

ROMA, 15 gennaio 2019, 10:42

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Lo sport è un'arma efficace per ridurre la mortalità dovuta al diabete e il controllo della glicemia (zucchero nel sangue); le spese per sostenere programmi personalizzati di attività fisica per i pazienti dovrebbero essere rimborsate dai sistemi sanitari e dalle assicurazioni sanitarie.
    Sono le raccomandazioni che arrivano dalla Società Europea di Cardiologia Preventiva in un 'position paper' pubblicato sull'European Journal of Preventive Cardiology.
    "Stili di vita sedentari e diete insalubri sono le più importanti cause dell'aumento dei casi di diabete di tipo 2 (circa un adulto su 11 è diabetico nel mondo) e dei problemi cardiovascolari correlati alla malattia diabetica (praticamente tutti i pazienti diabetici sviluppano complicanze cardiovascolari prima o poi)" - spiega l'autore del testo, Hareld Kemps, del Máxima Medical Centre, a Veldhoven, in Olanda.
    "Il diabete raddoppia il rischio di morte, ma più i pazienti sono in forma, più il rischio connesso alla malattia cala.
    Sfortunatamente la gran parte dei pazienti non intraprende programmi di attività fisica".
    Diversi studi hanno evidenziato, infatti, i benefici della pratica sportiva sul controllo della glicemia e sulla riduzione del rischio cardiovascolare associato al diabete.
    "Sono preziosi anche piccoli aumenti del livello di attività fisica - sottolinea Kemps - per i pazienti con diabete e problemi di cuore. Piccole camminate ogni tanto, già da sole, migliorano il controllo della concentrazione di zucchero nel sangue; due ore a settimana di camminata veloce riducono il rischio di problemi cardiovascolari per i pazienti diabetici".
    "Questa presa di posizione della Società Europea di Cardiologia Preventiva è sicuramente condivisibile, e coerente con quanto affermato da altre Società scientifiche tra cui la Società Italiana di Diabetologia - sottolinea all'ANSA Francesco Purrello, presidente SID e ordinario di Medicina Interna all'Università di Catania. Nel nostro paese, a parte alcune sporadiche iniziative regionali, si fa ben poco per promuovere ed incoraggiare l'attività fisica nei soggetti diabetici.
   
   

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