(ANSA) - ROMA, 15 GIU - Usare il preservativo protegge dal
virus HPV? Chi può fare il vaccino e che reazioni comporta?
Quanto dura l'effetto? Quale è il test di screening da fare per
sapere se il problema ci riguarda? Sono le domande più frequenti
che si pongono ragazzi e genitori nei confronti del Papilloma
Virus Umano, un'infezione che si contrae per via sessuale, ma
non solo attraverso rapporto sessuali, e che, in alcuni casi,
può portare a sviluppare tumori. A fornire le risposte è il il
nono aggiornamento del documento "Le 100 domande sull'Hpv",
pubblicato a cura del Gruppo italiano screening cervicocarcinoma
(Gisci) e dell'Osservatorio nazionale screening (Ons).
Il documento contiene una panoramica sull'Hpv, sulle modalità
di azione del virus, sui test diagnostici, le modalità di
trasmissione dell'infezione, le cure e il vaccino. A
realizzarlo, un gruppo di lavoro multidisciplinare formato da
infermieri, ostetriche, biologi, ginecologi, oncologi,
epidemiologi, medici di sanità pubblica, sociologi. L'obiettivo
è migliorare l'efficacia dell'informazione in materia perché
l'HPV comporta, si legge, "sfide comunicative non indifferenti,
legate a due tematiche difficili, come le malattie sessualmente
trasmissibili e i tumori". Spesso inoltre il tema è supportato
da informazioni "scarsamente comprensibili e capaci di provocare
ansia e disagio". E' infatti molto difficile da prevenire se non
attraverso il vaccino, disponibile gratuitamente dal 2008 per le
ragazze nel 12/esimo anno di vita e dal 2017 anche per i ragazzi
ella stessa età. A rischiare, infatti, sono anche persone di
sesso maschile, perché il virus non è responsabile solo di
tumore al collo dell'utero, ma anche di carcinomi anali, orali,
del pene e della vescica. La brochure si compone di tre parti:
due (una sintetica e una estesa) sono rivolte sia alle utenti
sia agli operatori dei programmi di screening per la prevenzione
del tumore del collo dell'utero, dei consultori e degli
ambulatori vaccinali; la terza ai soli operatori.