Durante il lockdown chi ha problemi all'udito poteva rischiare l'isolamento, considerato anche il fatto che le comunicazioni avvenivano solo al telefono o per video chiamata, "tenere aperti i nostri centri è stato fondamentale per dare assistenza e fare in modo che i nostri clienti potessero sentire, soprattutto in una situazione di disagio". Lo ha sottolineato Federico Bardelli, General Manager Amplifon Italia, nel corso della visita a uno store di Milano per illustrate il Protocollo di sicurezza messo in campo dall'azienda per tutelare la salute dei clienti e del personale. "Noi facciamo parte dei servizi essenziali e quindi abbiamo dato, grazie all'apertura dei nostri negozi, assistenza ai nostri clienti in un momento di emergenza e di particolare bisogno - ha aggiunto -.Abbiamo introdotto una serie di protocolli per garantire la sicurezza e l'igiene massima per i nostri dipendenti e clienti in un momento di difficoltà come quello della pandemia". Nel periodo dell'emergenza sanitaria alcune persone si sono rese conto di avere problemi di udito. "Anche l'utilizzo delle mascherine sicuramente è un elemento che ha aiutato parecchie persone a capire che avevano un problema dell'udito. In Italia abbiamo circa 7 milioni di persone che hanno problemi uditivi ma solo il 30% utilizzano degli apparecchi acustici - ha aggiunto - , questo perché c'è ancora uno stigma nell'utilizzo o una difficoltà nell'accettare che c'è un problema uditivo e bisogna affrontarlo nel modo corretto. La cosa positiva è che negli ultimi anni la soddisfazione del cliente grazie ai prodotti e ai servizi è aumentata direi in modo molto elevato e in Italia oltre l'80% dei clienti sono molto soddisfatti o soddisfatti del servizio che hanno grazie all'utilizzo degli apparecchi acustici".
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Amplifon