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Pandemia rallenta cura malattie fegato, serve ripartenza

Esperti, problemi da trapianti a terapie epatite C

Roma ANSAcom

La pandemia da Covid-19 ha rallentato molto le terapie delle malattie del fegato, e se la 'macchina' non ripartirà in fretta si rischiano a medio termine di avere migliaia di morti per i ritardi accumulati. Lo hanno affermato gli esperti che hanno partecipato oggi al webinar 'Covid e malattie epatiche', da cui sono emersi rallentamenti in tutte le attività, dai trapianti all'avvio dei trattamenti per l'epatite C.
Da una survey condotta dall'Associazione Italiana per lo studio del Fegato, ha spiegato il segretario nazionale Salvo Petta, un quarto dei centri ha interrotto completamente durante il lockdown l'attività epatologiche, compresi i day hospital, e uno su tre ha avuto una riduzione. Questo ha portato a una riduzione ad esempio delle visite dei pazienti con cirrosi, sospese nel 13% dei casi o ridotte nel 20%, e si sono avuti riflessi anche sui trapianti. Per quanto riguarda i trattamenti per l'epatite C, nei due mesi precedenti la pandemia sono stati avviati 5279 trattamenti, scesi a 1100 a marzo e aprile. "Nessuno può minimizzare sui 35mila morti per Covid - ha osservato Antonio Craxì, Direttore della Scuola di Gastroenterologia dell'Università degli Studi di Palermo e coordinatore dell'evento organizzato con il contributo di Gilead Sciences -, ma dobbiamo tener presente che se trascuriamo un'assistenza corretta nei prossimi anni il numero dei morti per ritardi causati dalla pandemia potrebbe eguagliarlo".
Le stesse problematiche sono state riscontrate anche in una indagine condotta sui pazienti, ha spiegato Ivan Gardini, Presidente dell'associazione Onlus EpaC. "emergono molte difficoltà, i pazienti ci chiamano perché non riescono a fare gli esami, o le visite di follow up, ed è grave perché una buona percentuale ha una forma grave della malattia. Stiamo riprendendo troppo lentamente, continuare a rimandare significa avere rischi elevati di complicanze. Bisogna andare avanti con il piano di eradicazione dell'epatite C, un'idea potrebbe essere abbinare gli screening del covid a quelli per l'epatite".

In collaborazione con:
Gilead

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