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C'e' un legame fra le infiammazioni parodontali e le malattie sistemiche?

Risponde Alessandro Crea, vicepresidente SIdP

Redazione ANSA ROMA

Il PISA "Periodontal Inflammation Surface Area" (ovvero "Area della Superficie dell'Infiammazione Parodontale") è la rappresentazione grafica della quantità di tessuto di supporto dei denti infiammato (o superficie sanguinante) e come tale costituisce un indicatore del rischio per l'organismo di avere un'infiammazione ben oltre la cavità orale: a livello sistemico È noto che la parodontite è una malattia infiammatoria cronica, caratterizzata dalla distruzione progressiva delle strutture di supporto dei denti, correlata a numerose patologie sistemiche.
    La causa principale dell'infiammazione dei tessuti parodontali è la presenza di una comunità di batteri che, se non rimossi quotidianamente, agiscono in maniera sinergica all'interno del cavo orale, determinando infiammazione gengivale e, in persone suscettibili, una distruzione dei tessuti di sostegno dei denti.
    La parodontite è molto diffusa (colpisce circa il 60% della popolazione mondiale e nell'11,2% degli individui porta alla perdita di denti) e ha molteplici impatti negativi sulla qualità della vita delle persone affette. È correlata a svariate malattie sistemiche tra cui le patologie cardiovascolari, il diabete, le complicanze della gravidanza e alcune malattie degenerative dell'apparato cognitivo.
    In caso di malattie cardiovascolari i soggetti con parodontite hanno un rischio da due a tre volte maggiore di avere un infarto, un ictus, un'insufficienza cardiaca o altri gravi eventi cardiovascolari.
    Le malattie parodontali e il diabete sono entrambe malattie croniche che diventano più prevalenti con l'invecchiamento: esiste una forte correlazione tra le due condizioni che fa sì che le persone con parodontite abbiano un rischio maggiore di avere il diabete e i pazienti con diabete una probabilità tre volte maggiore di sviluppare la parodontite. Anche la correlazione con la gravidanza non può essere sottovalutata, dal momento che le gestanti affette da parodontite grave posso andare incontro a parti prematuri, gestosi e, in alcuni casi, nascite di bimbi sottopeso.
    Più recentemente si è ipotizzato che persone malate di parodontite siano più esposte ad alcune forme neurodegenerative, come il morbo di Alzheimer.
    Il "PISA" rappresenta quindi un mezzo a disposizione dei clinici per poter controllare l'intensità dell'infiammazione e un punto di partenza cui riferirsi per mettere sotto controllo tutti i fattori ad essa correlata, in modo da prevenire complicanze per i propri pazienti: maggiore è la quantità di tessuto gengivale infiammato e maggiori le possibilità che la malattia parodontale provochi infiammazione sistemica e diffusione di batteri nel circolo sanguigno (batteriemia); pertanto più si riesce a ridurla e circoscriverla e minore sarà lo stato infiammatorio del paziente.
    Per contribuire alla sua riduzione, i pazienti parodontali affetti da altre malattie infiammatorie, dovrebbero imparare a gestire attivamente i fattori di rischio (come l'abitudine al fumo, la mancanza di esercizio fisico, l'eccesso di peso, l'aumento della pressione sanguigna o una dieta ricca di grassi saturi e zuccheri raffinati), che possono peggiorare il loro stato di malattia.
    Una visita specialistica da parte di un parodontologo, a maggior ragione se si nota un sanguinamento gengivale persistente durante le quotidiane manovre di igiene davanti allo specchio, permetterà con facilità di verificare il proprio PISA e intercettare precocemente conseguenze pericolose per la nostra salute.
    La prevenzione è sempre vincente. 
   

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