Capire, grazie a dati biologici e del
clima, come le zanzare possano spostarsi da una parte all'altra
e, in questo modo, cercare di anticipare il rischio di eventuali
focolai di malattie che vengono da loro trasportate. Questo è
l'obiettivo di un modello che è stato sviluppato da alcuni
ricercatori dell'Università Complutense di Madrid i cui
risultati sono stati pubblicati su Plos One. L'analisi è stata
testata sui flussi che vengono principalmente dal Nord Africa
alla Spagna. Lo strumento ha un approccio che, secondo gli
studiosi, è sufficientemente efficace per osservare se in un
giorno specifico una corrente del vento può spostare i vettori
da un determinato territorio a un altro. Il modello consente di
simulare il movimento di piccoli insetti con la capacità
aerodinamica di essere trascinati dal vento. Si tratta dei
Culicoides (insetto che porta il Virus della lingua blu tra i
ruminanti o il Virus della peste equina) o piccole zanzare di
genere Culex (vettori di encefalite giapponese o filariasi) o
Aedes(vettori di Dengue, Zika, Chikungunya, Febbre gialla).
"Questo modello ha aggiornamenti quasi in tempo reale,
mantenendo così sempre un sistema di allerta in modo che quando
una regione infettata da un virus viene attraversata da una
forte corrente di venti, veniamo informati quasi al momento
della probabilità che un vettore infetto possa essere
trasportato in un'area priva di infezioni", spiega Eduardo
Fernández Carrión, uno degli autori dello studio.
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