Anche questa primavera la Campagna
'Io per Lei' di Telethon è dedicata alle mamme 'rare', da sempre
al centro della missione della Fondazione nata trent'anni fa
proprio dall'appello di un gruppo di mamme della Unione Italiana
Lotta alla Distrofia Muscolare (Uildm). Protagonisti della
campagna di quest'anno sono mamma Barbara e il piccolo Luca,
affetto da Atrofia Muscolare Spinale (Sma), fotografati per
Fondazione Telethon da Isabella Franceschini La Campagna 'Io
per lei' è un invito a unirsi alla grande catena di solidarietà
verso le mamme dei bambini con una malattia genetica rara,
scegliendo con i Cuori di biscotto di compiere un gesto d'amore
per sostenere la ricerca scientifica di Fondazione Telethon,
proprio in prossimità della Festa della Mamma.
In tutta Italia sarà possibile trovare oltre 2.000 punti di
raccolta dove circa 5.000 volontari di Fondazione Telethon e
Uildm (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare), di Avis
Volontari Italiani Sangue, Anffas - Associazione Nazionale
Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale,
Unpli - Unione Nazionale delle Pro Loco d'Italia, Azione
Cattolica, e presso le edicole di Si.na.gi. aderenti,
distribuiranno i Cuori di biscotto - disponibili in tre
varianti, con arance di Sicilia, con gocce di cioccolato, e con
farina integrale - a fronte di una donazione minima di 15 euro.
"Le mamme dei bambini con malattie genetiche rare sono da sempre
il nostro sprone più grande. L'amore e la dedizione con cui si
impegnano ogni giorno per creare condizioni di vita migliori per
i propri figli sono per noi un esempio per proseguire la nostra
comune battaglia per arrivare ad una cura - dichiara Francesca
Pasinelli, Direttore Generale di Fondazione Telethon. - La
ricerca è il mezzo scelto da Fondazione Telethon, perché nessun
bambino sia lasciato indietro". Si rinnova anche questa
primavera, con il supporto di Rai per la Sostenibilità-ESG,
l'appuntamento con la settimana di sensibilizzazione di
Fondazione Telethon sulle reti Rai dal 1 al 7 maggio, per
continuare a sostenere il lavoro dei ricercatori e dare risposte
concrete in termini di cure e terapie a chi affronta le
difficoltà di una malattia genetica rara.
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