Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Il primo enzima artificiale avvicina la chimica verde

Il primo enzima artificiale avvicina la chimica verde

Fatto di 2 elementi non biologici, traguardo della biologia sintetica

12 febbraio 2020, 13:33

Redazione ANSA

ANSACheck

Rappresentazione di un enzima che ripara il Dna (fonte: Tom Ellenberger, Washington University School of Medicine in St. Louis; Dave Gohara, Saint Louis University School of Medicine) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Rappresentazione di un enzima che ripara il Dna (fonte: Tom Ellenberger, Washington University School of Medicine in St. Louis; Dave Gohara, Saint Louis University School of Medicine) - RIPRODUZIONE RISERVATA
Rappresentazione di un enzima che ripara il Dna (fonte: Tom Ellenberger, Washington University School of Medicine in St. Louis; Dave Gohara, Saint Louis University School of Medicine) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Costruito in laboratorio il primo enzima artificiale a partire da due elementi non biologici. Il risultato è il primo passo verso future applicazioni verso una chimica più efficiente e rispettosa dell'ambiente. Pubblicato sulla rivista Nature Catalysis dal gruppo dell'Università olandese di Groninga coordinato dal biochimico Gerard Roelfes, è anche un passo in avanti della biologia sintetica, la disciplina che interpreta la vita e il Dna come pura informazione.

Il punto di partenza per ottenere l'enzima è stata la proteina di un batterio, il fattore di trascrizione LmrR, combinato con componenti non biologiche, come un aminoacido normalmente non presente nelle cellule e un componente del rame. Questi ingredienti sono stati organizzati per costruire il cuore dell'enzima, il cosiddetto sito attivo grazie al quale gli enzimi riescono a rendere più veloci le reazioni all'interno delle cellule, operando in condizioni ambientali ad esempio di temperatura e pressione, non estreme e compatibili quindi con la vita.

"Queste caratteristiche - spiega Roelfes - rendono gli enzimi artificiali ottimi candidati per l'impiego in chimica industriale, dove in genere si devono adoperare temperature elevate e solventi tossici. Al momento - aggiunge l'esperto - l'enzima non è ancora abbastanza veloce per impieghi pratici". Ma con i progressi della biologia sintetica, conclude il chimico, "sarà possibile migliorarne l'attività e disegnare molti altri nuovi enzimi".

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza