Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Chef stellato loda cibo servito in ospedale Perugia

Chef stellato loda cibo servito in ospedale Perugia

E' cucinato "con passione" dice in lettera a staff cucina

PERUGIA, 05 gennaio 2018, 14:17

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

PERUGIA - Il cibo servito ai pazienti dell'ospedale di Perugia? E' cucinato "con passione". A sostenerlo è uno chef "stellato" reduce da un ricovero al Santa Maria della Misericordia. Lo ha scritto lui stesso con una lettera aperta allo staff della cucina resa nota dall'ufficio stampa dell'Azienda ospedaliera. Il servizio del S. Maria della Misericordia prepara 2 mila pasti al giorno.

"Sono stato colpito dalla qualità e dall'attenzione che mettete nel cucinare questi piatti, tanto è vero che a volte mi dimentico di essere in ospedale; credo che questo sia per voi gratificante e pertanto ritengo necessario complimentarmi con voi" ha scritto lo chef, ricoverato per oltre due settimane. Il cuoco, un umbro che ha lavorato in strutture di livello della regione ma anche all'estero, nella lettera si sofferma anche su ciò che il cibo rappresenta per un degente. "Puntare così in alto su qualità e servizio - ha sostenuto - aiuta a far apparire questo luogo di cura come un posto normale".

Ad occuparsi della supervisione della mensa è la dietista Daniela Capezzali, che, insieme ai due coordinatori di cucina, stila i menù suddivisi per stagioni e per tipologie di diete. "La caratteristica principale è quella di aver puntato su prodotti di filiera corta - sottolinea Capezzali -, con una attenzione particolare alle carni, allevate e macellate in Italia. A determinate strutture di degenza viene anche assicurata una specificità particolare, anche in virtù dei lunghi ricoveri, come quella del cambio di menu giornaliero per i pazienti ricoverati in ematologia". 

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza