Sono migliaia gli allevatori arrivati questa mattina a Roma per festeggiare San Antonio Abate patrono degli animali. A piazza San Pietro hanno portato mucche, asini, pecore, maiali, capre, cavalli, galline e conigli delle razze più rare, dando vita ad una vera e propria 'Arca di Noe' per la tradizionale benedizione.
E' l'XI edizione della festa organizzata dall'Associazione italiana Allevatori (Aia) e della Coldiretti, la 'Giornata dell'allevatore', alla quale partecipa una 'delegazione' di animali salvati nelle aree terremotate del Centro Italia, dove la produzione di latte è calata del 20% per stress, decessi e chiusura delle stalle crollate. Ma nonostante le difficoltà la maggioranza degli allevatori non hanno abbandonato il territorio, grazie alle tante operazioni di solidarietà degli italiani.
Una piazza che diventa oggi vetrina del patrimonio della zootecnia e della biodiversità nazionale, dalle bovine Frisona Italiana, Chianina, Maremmana, Pezzata Rossa Italiana, alle pecore Merinizzate, alle capre Girgentane, di Grigia Ciociara e Nera Capestrina, al suino Apulo-Calabrese, al cavallo agricolo da Tiro Pesante Rapido, al mulo e all'Asino Ragusano.