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World Pasta Day, 3 falsi miti da sfatare sul consumo di pasta

Esperti Food Intelligence "riabilitano" simbolo made in Italy

Redazione ANSA ROMA

ROMA - Si celebra in tutto il mondo la Giornata Mondiale della Pasta. Quale occasione migliore, dunque, per riabilitare questo importante simbolo Made in Italy, sfatando le credenze più comuni sulla pasta come quella che "l'alimento cardine della dieta mediterranea e ingrediente base dell'identità culinaria italiana in casa e all'estero" "fa ingrassare" o "in bianco è meglio" e "a pranzo fa addormentare"? Fanno chiarezza sull'alimento gli esperti della Food Intelligence di Sodexo Italia, "azienda dei 100 mestieri" operante nei servizi per la qualità della vita.

Il gruppo di ricerca nel particolare chiarisce, relativamente allo stereotipo che la pasta "fa ingrassare" e al fatto di identificare i carboidrati con la pasta, "che i cereali sono tanti e di diverso tipo e che la loro funzione è quella di dare energia al corpo, nell'arco dell'intera giornata". E' sottolineato nello specifico che "i carboidrati dovrebbero costituire il 50-55% della nostra alimentazione poiché il cervello umano funziona a carboidrati (glucosio)".

Alla credenza che "In bianco è meglio" sostenuto dal pensiero che la pasta sia più leggera se scondita viene risposto che l'assenza di condimento genera nel nostro organismo "un picco glicemico maggiore mettendo in circolo zuccheri e determinando un senso di appetito non appena si termina la digestione". Nel dettaglio è sostenuto che "fibre o proteine massimizzano i benefici della pasta rallentando la digestione degli zuccheri e donandoci un senso di sazietà più a lungo". Infine all'idea che "A pranzo fa addormentare" viene risposto che "la pasta non è un alimento difficile da digerire, ma il senso di pesantezza potrebbe derivare più da un'eccessiva concentrazione di grassi nel condimento che non dall'ingrediente pasta in sé".

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