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Decifrato il genoma dell'uva Chardonnay

Decifrato il genoma dell'uva Chardonnay

Differenze contribuiscono a gusto e colore

ROMA, 11 settembre 2019, 19:04

Redazione ANSA

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Un nuovo studio ha decifrato il genoma dell'uva Chardonnay. La ricerca, dell'Università della California di Irvine e di quella della California di Davis, pubblicata sulla rivista Nature Plants, ha scoperto qualcosa di molto affascinante: l'uva eredita un numero diverso di geni dalle 'madri' e dai 'padri', alcuni geni cioè non hanno il numero previsto di due copie. Il team di ricerca ha dedicato tre anni di studio a quelle che sono note come varianti strutturali o cambiamenti cromosomici nei genomi delle uve Chardonnay e Cabernet Sauvignon per determinare la loro somiglianza genetica.

Ognuno dei frutti ha circa 37.000 geni. "Ciascuno di noi - evidenzia Brandon Gaut, tra gli autori principali della ricerca - eredita una copia del proprio gene dalla madre e una dal padre. Si potrebbe quindi presumere che anche l'uva erediti due copie di ogni gene, provenienti da ciascuno dei loro due 'genitori'. Abbiamo scoperto invece che c'era solo una copia, non due, per il 15% dei geni nello Chardonnay, e lo stesso accadeva per le uve Cabernet Sauvignon". "Queste differenze genetiche - aggiunge Dario Cantu, un altro degli autori principali dello studio - probabilmente contribuiscono a molte delle diversità di gusto tra i vini ottenuti da diversi vitigni".

Di sicuro hanno un ruolo in una delle caratteristiche importanti dell'uva: il colore. Dalla ricerca è emerso infatti che le uve rosse sono mutate in uve bianche in più casi e un minor numero di geni legati al colore ereditati da un'uva ha aumentato la probabilità che risultasse bianca. Oltre a fornire le conoscenze scientifiche chiave ai viticoltori, gli studiosi affermano che i risultati hanno importanti implicazioni per la comprensione dei valori nutrizionali in altra frutta e verdura.

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