(ANSA) - TORINO - Profondo rosso per il vino piemontese. Il Coronavirus ha già provocato una contrazione del fatturato stimata in 300 milioni di euro. A soffrire sono soprattutto le piccole cantine, paralizzate dalla chiusura del canale horeca (hotellerie-restaurant-café).
Per salvare un comparto fondamentale dell'economia piemontese, rilevante voce di export, scende in campo 'Piemonte Land of Perfection, il 'superconsorzio' che rappresenta tutti i principali consorzi di tutela del Piemonte. L'ente evidenzia che il crollo del vino piemontese "avrebbe ripercussioni nefaste e imprevedibili su una filiera agricola che coinvolge molti altri comparti produttivi, dalla tecnologia ai nuovi media".
Per questo Piemonte Land ha elaborato una serie di richieste alle istituzioni regionali e nazionali, tra cui la distillazione d'emergenza delle eccedenze vinicole, 250-280 mila ettolitri, per un valore di 43 milioni di euro; lo stoccaggio, con una quantità stimata in 600 mila ettolitri; la riduzione delle rese sia in vigneto sia in cantina. Gli ettari interessati sono circa 34 mila, per un volume attorno ai 731 mila quintali di uva e un valore di 58 milioni di euro. (ANSA).