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I paesaggi della Majella e l'Abruzzo anni '30

Gli scatti dell'artista protagonisti del concorso Di Venanzio

Redazione ANSA PESCARA

PESCARA - La storia, l'ambiente, i paesaggi affascinanti dei borghi del Parco nazionale della Majella sono i protagonisti dell'edizione 2018 del Concorso fotografico "Tonino Di Venanzio", dedicato alla figura del fotografo e artista di San Valentino in Abruzzo Citeriore (Pescara). Il Premio, alla sua quarta edizione, è organizzato dalla famiglia Di Venanzio in collaborazione con le associazioni "Amici del Museo dei fossili e delle ambre" e "Sanvalentinesi fuori le mura".
    Dagli anni '30 agli anni '60 attraverso i suoi scatti Tonino Di Venanzio (1909-1982) ha testimoniato l'Abruzzo del Dopoguerra, il regime fascista, le tradizioni contadine e l'emigrazione dei piccoli paesi, lasciando un prezioso racconto sociologico dell'Abruzzo del Novecento. Fino al prossimo 31 ottobre fotografi professionisti e amatori potranno inviare le loro opere; la premiazione il primo dicembre a San Valentino.
    Si può partecipare sia al tema libero, con massimo 3 fotografie a colori e/o bianco/nero di qualsiasi soggetto, sia al tema "I borghi del Parco Nazionale della Majella", con massimo 3 fotografie a colori e/o bianco/nero che rappresentino la realtà dei paesaggi e dei luoghi del Parco, illustrando e mettendo in rilievo gli aspetti distintivi dei borghi, le strutture urbanistiche, le presenze, le attività, il rapporto con l'ambiente. Della giuria del premio fanno parte il fotografo Carlo Di Venanzio, figlio di Tonino, in qualità di presidente, e Gianni Iovacchini quale direttore artistico, poi il critico d'arte Giovanni Bucci, l'esperto di fotografia Maurizio D'Amato, il fotoamatore Enzo Federico, l'architetto Alejandra Meda e Beniamino Gigante, presidente dell'Associazione Amici del Museo dei Fossili e delle Ambre.
    Contestualmente al concorso prenderà il via a settembre prossimo il progetto "Di Venanzio" dedicato alle scuole medie e superiori della provincia di Pescara: lezioni di fotografia teorico-pratiche saranno tenute da Gianni Iovacchini, docente Fiaf (Federazione Italiana Associazioni Fotografiche). Scopo dell'iniziativa è avvicinare i ragazzi all'arte della fotografia attraverso le immagini di Di Venanzio, per riscoprire la vita e le tradizioni familiari che hanno segnato l'Abruzzo nel corso del Novecento.
    Il progetto si concluderà a dicembre con una mostra e la premiazione degli elaborati fotografici.
    Il bando del concorso è disponibile sul sito http://divenanziostory.it/.
   

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