Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Cinema Sergio Leone, mostra in dicembre

Cinema Sergio Leone, mostra in dicembre

A Roma a 90 anni dalla nascita e a trenta dalla scomparsa

BOLOGNA, 29 aprile 2019, 23:30

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

BOLOGNA - Nel 2019 ricorrono due anniversari legati a Sergio Leone: i 90 anni dalla nascita (3 gennaio 1929) e i trent'anni dalla scomparsa, avvenuta il 30 aprile 1989. Per ricordare il regista che trasfigurò il western, e non solo, per tornare sul suo cinema e intrecciarne i legami con la sua esperienza di vita - era lo stesso Leone a dire "Il cinema è per me la vita, e viceversa" - Roma, la sua città, accoglierà una mostra dal 12 dicembre al Museo dell'Ara Pacis: 'C'era una volta Sergio Leone', a cura del direttore della Cineteca di Bologna Gian Luca Farinelli.
    "Per Leone la fiaba è il cinema, nei suoi film 'C'era una volta' significa raccontare il mondo e la storia con gli occhi e la memoria della settima arte", dice Farinelli. "Il desiderio di raccontare i miti (il West, la Rivoluzione, l'America) utilizzando la memoria del cinema e la libertà della fiaba, entra però sempre in conflitto con la sua cultura di italiano che ha conosciuto la guerra e attraversato la stagione neorealista. A partire da 'Per qualche dollaro in più' Leone può permettersi di assecondare la sua fascinazione per il passato e la sua ossessione documentaria per il mito. Si occupa di ogni dettaglio, dalla costruzione delle scenografie alla scelta delle armi. Una favola cinematografica per funzionare deve convincere gli spettatori che quello che vedono stia accadendo realmente".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza