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Il Leopardi 'privato' in mostra a Recanati

Olimpia, collezioni private custodite da secoli nostra famiglia

Federica Acqua RECANATI (MACERATA)

RECANATI (MACERATA) - La penna e il calamaio con cui scriveva Giacomo Leopardi, la culla e il suo abito da battesimo, la tombola e il teatrino con cui giocava da bambino assieme ai suoi fratelli. Sono solo alcuni degli oggetti personali del grande poeta che dall'11 marzo prossimo faranno parte di un esposizione permanente aperta ai visitatori nell'ex frantoio di Palazzo Leopardi a Recanati.

Inaugurata l'8 marzo, l'iniziativa è promossa da Casa Leopardi, ed è corredata da un suggestivo video immersivo intitolato 'Io nel pensier mi fingo', che sarà proiettato dal 15 aprile nelle antiche scuderie del Palazzo, realizzato da Giancarlo Muselli, scenografo del film 'Il giovane favoloso' di Mario Martone, assieme alla studiosa leopardista Fabiana Cacciapuoti. Un abbinamento che consente da un lato, hanno affermato Vanni e Olimpia Leopardi, discendenti diretti del poeta "di rivelare al grande pubblico le collezioni private che la nostra famiglia ha custodito per secoli, restituendo ai visitatori il piacere di un contatto reale con una delle figure letterarie più amate dagli italiani".

"Dall'altro - ha osservato Cacciapuoti - di ripercorrere virtualmente attraverso il video lo sguardo stesso di Leopardi che dalle sue stanze private si sposta verso l'esterno in un rimando continuo tra mondo interiore e realtà". Tra gli oggetti in mostra, in ordine cronologico, ci sono anche l'abito da cerimonia di Monaldo Leopardi, padre di Giacomo, e il prezioso orologino da cintura con chatelaine appartenuto alla madre Adelaide. Vi figurano anche le testimonianze dei primi scritti del poeta, vergati con una grafia chiara e armoniosa, il racconto delle sue emozioni e dei suoi primi amori, dei suoi viaggi, e di quel tentativo di fuga da Recanati stroncato dal padre nascondendogli il passaporto, ora esposto in una teca.

Un percorso che emoziona perché ambientato negli spazi in cui Leopardi visse: dalla biblioteca da cui prese avvio la sua enciclopedica conoscenza, alla ricostruita stanza in cui componeva le poesie; dalla maschera funeraria ai frammenti del suo cappotto e della sua bara. Un percorso che il video multimediale curato da PlayMarche in collaborazione con ETT e l'Università di Macerata, riproduce in forma virtuale come una biografia dell'anima: dai gioiosi giochi infantili di Giacomo coi fratelli, cui danno voce i figli di Olimpia Leopardi, alla stesura delle opere letterarie e delle poesie, proiettando gli spazi del palazzo e della piazza di Recanti nell'universo infinito e stellato della grandezza leopardiana.

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