Un'adesione dell'80% con punte del
95% tra gli anestesisti - al netto dei contingenti minimi
obbligati a rimanere in servizio per garantire le urgenze. Sono
i dati emiliano-romagnoli dello sciopero dei medici della sanità
pubblica che si sono fermati per protestare contro
l'insufficienza del Fondo sanitario diffusi dall'intersindacale
medica che stamani si sono riuniti in assemblea a Bologna e che
chiedono anche un incontro ai vertici della Regione.
Al termine della mattinata - spiegano in una nota
dall'intersindacale che riunisce Anaao Assomed - Cimo -
Aaroi-Emac - Fp Cgil medici e dirigenti Ssn - Fvm federazione
veterinari e medici - Fassid (Aipac-Aupi-Simet-Sinafo-Snr) -
Cisl medici - Fesmed - Anpo-Ascoti-Fials medici -Uil fpl
coordinamento nazionale delle aree contrattuali medica e
veterinaria - si stima che si siano bloccate 140/150 tra sale
operatorie e ambulatori con la conseguente mancata erogazione,
stimano i soli anestesisti, di 800/1000 prestazioni tra
interventi programmati e visite.
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