Tre monolocali sulla Via
Emilia adibiti ad alcova del sesso dal proprietario degli
immobili che, grazie alla complicità di 3 persone, ha realizzato
vere e proprie 'case chiuse' dove si prostituiva una decina di
donne cinesi e sudamericane.
A scoperchiare la vicenda i Carabinieri di Gattatico, nel
Reggiano, che hanno denunciato per concorso di favoreggiamento e
sfruttamento della prostituzione il proprietario delle
abitazioni, un 69enne di Parma, un 45enne di Collecchio, un
70enne di Parma e una cittadina cinese 42enne residente a Reggio
Emilia.
Le prostitute - contattate rispondendo ad annunci sui siti
online - potevano anche contare su una sorta di 'servizio
navetta' con il 45enne che, dietro compenso, le accompagnava da
casa al 'lavoro'. I clienti meno tecnologici venivano messi in
contatto, dietro compenso, dal 70enne. La 42enne è risultata
essere affittuaria di uno degli appartamenti al cui interno
consentiva la prostituzione a sue connazionali dietro compenso
del 50% delle prestazioni.
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