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Tea Falco, racconto mia Sicilia surreale

Tea Falco, racconto mia Sicilia surreale

Al Biografilm il 'docu' di debutto alla regia, poi su Sky Arte

BOLOGNA, 15 giugno 2018, 18:46

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Citazione 'modificata' di un quadro di René Magritte per il titolo, 'Ceci n'est pas un cannolo', e soprattutto tanta voglia di raccontare la sua Sicilia in questo docu-film che passa al Biografilm Fest di Bologna per poi andare su Sky Arte il 29 giugno alle 19.45.
    L'attrice trentunenne catanese Tea Falco si è messa così per la prima volta dietro la macchina da presa per raccontare le tante voci della sua terra attraverso una serie di personaggi (venti) che danno libero sfogo alle loro opinioni: si va dal posteggiatore abusivo al trans, fino al poeta estemporaneo. Ne esce fuori un docu-film, tra Ciprì e Maresco e 'N-Capace' di Eleonora Danco, con una chiara vena surreale per descrivere una terra in cui si respira allo stesso tempo l'anima di Luigi Pirandello, la tragedia greca e la cultura arabo-bizantina. "Facendo questo lavoro è come se avessi digerito la Sicilia", dice all'ANSA Tea Falco, nata come fotografa prima di diventare attrice.
   

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