Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Po come in estate, è allarme siccità

allarme siccità

Po come in estate, è allarme siccità

Monitoraggio Coldiretti, livello idrometrico è sceso

BOLOGNA, 20 febbraio 2020, 16:34

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Il livello idrometrico del Po è sceso ed è basso come in piena estate ma anomalie si vedono anche nei grandi laghi che hanno percentuali di riempimento che vanno dal 25% di quello di Como al 28% dell'Iseo. È quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti dal quale si evidenzia che il livello idrometrico del fiume Po al Ponte della Becca, nel Pavese, è di -2,4 metri, lo stesso di metà agosto scorso. La situazione critica a causa di siccità e delle alte temperature per il fiume Po ha spinto l'Autorità distrettuale di bacino a convocare per il 6 marzo l'Osservatorio sulle crisi idriche per fare il punto della situazione, anche perché non si prevedono precipitazioni se non di scarsa entità per cui potrebbero verificarsi ulteriori riduzioni dei livelli idrometrici anche del 20%.

La "preoccupazione maggiore" in questo momento per il Po "riguarda l'Appennino", perché "quest'inverno non è nevicato e non abbiamo il contributo dello scioglimento della neve. Si tratta di un'area - in particolare l'Emilia, con Piacenza, Parma, Reggio e Modena - in cui la situazione di scarsità idrica si potrebbe far risentire in modo importante". Lo dice all'ANSA Meuccio Berselli, segretario generale dell'Autorità di bacino distrettuale del fiume Po. I motivi di preoccupazione sono diversi, spiega, e sono legati alle precipitazioni, fin qui basse e non in aumento secondo le previsioni meteo, ma anche alla minore quantità di neve "che garantisce una certa portata del fiume che sarà sicuramente inferiore agli anni passati" e ai cambiamenti climatici, con "temperature alte che faranno tra l'altro sciogliere la neve più velocemente e dunque quando avremo bisogno di acqua, l'acqua non ci sarà". Con queste temperature "anche l'agricoltura anticipa il suo bisogno irriguo, la richiesta di acqua ci sarà già dal 15 marzo".

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza