Se l'inverno in Valle d'Aosta è la stagione dello sci e degli sport della neve in genere, l'estate rappresenta l'occasione di immergersi nella natura, ma anche di conoscere la storia e la cultura tradizionale della regione alpina, di cui l'artigianato di tradizione è una delle rappresentazioni più significative che proprio nei mesi estivi 'fiorisce' attraverso una serie di manifestazioni diffuse su tutto il territorio. In Valle d'Aosta la tradizione della lavorazione del legno, della pietra, del ferro battuto (ma anche dei tessuti naturali, del cuoio, dell'argilla, del vetro e di rame, argento e oro) affonda le radici nella società agro-pastorale di montagna, e si è tramandata attraverso le generazioni, mantenendo la stessa importanza per la comunità. Oggi circa mille artigiani perpetuano le antiche tecniche presentando i loro lavori in occasione di esposizioni e fiere, tra cui la principale è quella di Sant'Orso del 30 e 31 gennaio, mentre la sorella estiva, la Foire d'Eté, quest'anno è in programma il 5 agosto ad Aosta nello stesso periodo di altri eventi di richiamo come la Mostra-mercato e l'Atelier. Inoltre, tra luglio e settembre numerose altre località valdostane accoglieranno eventi che hanno per tema l'artigianato di tradizione. È il caso di a Rencontre des artisans de la Vallée di Rhemes-Notre-Dame del 23 luglio, della Fiera dell'artigianato di tradizione a La Thuile (30 luglio), della Fiera dell’artigianato valdostano di tradizione di Antey-Saint-André (13 agosto), con le opere di scultura di oltre duecento allievi delle 22 scuole di artigianato attive nella regione, della 'Gressoney Mart', in calendario a Gressoney-Saint-Jean, il 25 luglio e l'8 e 22 agosto, della Mostra-mercato dell'artigianato 'Oberteil Mart' di Gressoney-La-Trinité (27 agosto) e della Fiera del Legno di Challand-Saint-Anselme (6 agosto). Per approfondire il tema lontano dall'allegria contagiosa delle fiere, è possibile visitare il Mav (Museo dell'artigianato valdostano di tradizione) di Fénis, alle porte di Aosta. Voluto dall'Amministrazione regionale (che, tra le sue attività, tutela e valorizza l'artigianato di tradizione), il museo guida i visitatori alla scoperta di questa espressione culturale in un viaggio tra circa 800 oggetti tra manufatti d'uso e sculture che raccontano il passato e il presente della tradizione. Anche alcune mostre permanenti raccontano la sapienza secolare insita nelle lavorazioni manuali più delicate, come quelle di lane e tessuti, oggi portate avanti da cooperative nelle località dove si sono sviluppate e radicate. Da giugno a settembre è possibile visitarle, anche ammirando dal vivo le tecniche usate. A Cogne vi sono i pizzi al tombolo (les dentelles), mentre a Valgrisenche si lavora il panno di lana (drap). La fibra di canapa (chanvre) è tipica della valle di Champorcher, 'sock' (in lingua walser) o 'pioun' (patois franco-provenzale) sono le pantofole tradizionali della valle del Lys a Gressoney Saint Jean. Infine i sabots, le caratteristiche calzature in legno, sono esposte e prodotte ad Antagnod nella Val d'Ayas. Per approfondire www.lartisana.vda.it.
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