(ANSA) - BOLOGNA, 25 LUG - Le modalità di riapertura delle
vie d'acqua sotterranee e la riqualificazione del Canale Navile
sono il tema della proposta di valorizzazione che sarà
presentata domani, al "Battiferro" di Bologna da Associazione
Vitruvio, Museo del Patrimonio industriale, Comitato Salviamo il
Navile, Legambiente, Wwf, Croce Rossa Italiana, G.Ar.Bo Giovani
Architetti Bologna, Gaf Gruppo d'Azione fluviale giornalisti di
settore.
Il sistema dei canali di Bologna venne creato allo scopo di
collegare la città con il mare Adriatico e per fornire acqua ed
energia meccanica agli opifici della città. Già nel Medioevo la
funzione dei corsi d'acqua era ben chiara ai bolognesi, che ne
hanno colta l'importanza e si sono ingegnati per sfruttarli al
meglio. Gli usi erano differenti: servivano a portare acqua per
irrigare orti e vigneti entro le mura cittadine; erano
utilizzati per fare defluire fuori dalla città le 'acque nere' e
per fornire energia meccanica all'industria manifatturiera,
erano anche fondamentali per il commercio, che li utilizzava per
collegare Bologna (allora capitale mondiale della seta), al
resto del mondo. Tenere in ordine le vie d'acqua, dunque, era
una priorità per poter poi svolgere le attività produttive.
Negli scorsi anni la bellezza e la storia degli antichi canali,
era stata valorizzata grazie anche a visite guidate e iniziative
dedicate. Dal 2011 però le vie d'acqua che attraversano il
centro storico di Bologna sono chiuse.
Dopo un lungo percorso di dialogo con le istituzioni, il
gruppo di lavoro ha realizzato la stesura di una sorta di
"manuale d'uso" per promuovere e garantire la cura costante del
territorio coinvolto e che porterà anche benefici ambientali
nella zona del Canale Navile.(ANSA).