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La Ue dà la parola ai cittadini su obbligo origine prodotti

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La Ue dà la parola ai cittadini su obbligo origine prodotti

Parte iniziativa per la raccolta di 1 mln di firme in 7 Paesi

BRUXELLES, 19 settembre 2018, 16:52

Redazione ANSA

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La Ue dà la parola ai cittadini su obbligo origine prodotti - RIPRODUZIONE RISERVATA

BRUXELLES - L'importante battaglia che da anni sta portando avanti l'Italia in favore dell'indicazione dell'origine dei prodotti alimentari potrebbe essere vinta grazie alla decisiva spinta dei cittadini europei. La Commissione Ue ha infatti deciso oggi di dare luce verde alla raccolta delle firme a sostegno di un'iniziativa dei cittadini europei dal titolo 'Eat original! Unmask your food', 'Mangia originale, smaschera il tuo cibo'. L'obiettivo degli organizzatori, è ''imporre dichiarazioni di origine obbligatorie sui prodotti alimentari in modo di prevenire le frodi, tutelare la salute pubblica e garantire il diritto all'informazione dei consumatori''. Indirettamente questo significhera' anche proteggere i produttori europei riconoscendo loro gli alti standard di qualita' delle loro produzioni rispetto a quelle importate da Paesi terzi, che spesso solo all'apparenza sono simili.

 

Per avere voce in capitolo, gli organizzatori dovranno raccogliere nel corso di un anno - a partire dal prossimo 2 ottobre - un milione di firme in almeno sette Stati membri. Se la quota sarà raggiunta, spetterà poi alla Commissione Ue dare o di non dare seguito alla richiesta: in entrambi i casi dovrà giustificare la sua decisione. Secondo gli organizzatori si tratta di un'occasione unica per cercare di realizzare un obiettivo che non e' stato ancora completamente raggiunto. Anche se molti passi avanti sono stati fatti, come la decisione Ue del 2013 - a cui si e' giunti grazie anche al grande impegno del Parlamento europeo - di introdurre una nuova etichetta sull'origine o sulla provenienza di carni fresche, refrigerate o congelate, di maiale, pecora, capra e pollame oltre a quella gia' in vigore per la carne di manzo.

 

E' dal 2012 che i cittadini europei, con il Trattato di Lisbona, possono influire sulle decisioni dell'Europa, consultando online il 'Registro ufficiale sul diritto di iniziativa dei cittadini europei'.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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