BRUXELLES - "Ti senti legato o influenzato nell'esercizio delle tue prossime funzioni di commissario dalle dichiarazioni che il tuo Primo Ministro (Viktor Orban, ndr) ha fatto sul tuo ruolo?": è una delle principali domande contenute nel questionario che, secondo quanto si apprende, gli eurodeputati hanno inviato al commissario designato da Budapest per l'Allargamento, Oliver Varhelyi, per stabilire l'ammissibilità della candidatura dell'ungherese. La decisione sarà annunciata lunedì 18 novembre al termine della riunione dei coordinatori della commissario Esteri del Pe.
Al centro delle preoccupazioni degli eurodeputati ci sono i legami tra Varhelyi e Orban e, in particolare, alcune dichiarazioni di quest'ultimo, secondo cui l'Ungheria utilizzerà il portafoglio dell'Allargamento per promuovere gli interessi della Turchia. Per questo, gli eurodeputati chiedono a Varhelyi anche se ritenga "necessaria la riduzione dei fondi di pre-adesione e altri aiuti finanziari" per Ankara e che opinione abbia su un possibile regime sanzionatorio in "materia di diritti umani".
Lo stato di diritto è invece al centro di altre spiegazioni chieste all'ungherese e legate anche ai Balcani occidentali, come la sua valutazione nel caso in cui un paese candidato all'ingresso Ue "limiti lo spazio dei partiti dell'opposizione".
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