di Redazione ANSA

I ‘Nidi gratis’ della Lombardia esempio europeo di buona spesa dei fondi Ue

"Grazie a questa iniziativa sono rientrata al lavoro mantenendo la mia posizione senza dover chiedere nessuna riduzione di orario”, “senza questo contributo le mie due gemelle non sarebbero mai potute andare all'asilo nido e forse io avrei perso il lavoro”, “la vostra iniziativa ha permesso alla nostra bimba di frequentare un servizio di qualità, senza gravare sul budget familiare”: sono solo alcune delle testimonianze contenute nei numerosi messaggi di ringraziamento delle mamme che hanno beneficiato di 'Nidi gratis', la misura della Regione Lombardia co-finanziata dal Fondo sociale europeo (Fse) che azzera la retta dell'asilo nido alle famiglie lombarde a basso reddito. Giunta alla quarta edizione, l'iniziativa è stata citata tra gli esempi virtuosi nell’uso dei fondi strutturali nell'ultima relazione strategica della Commissione europea sul tema.

La sperimentazione

"A partire dal 2016 la Regione Lombardia ha avviato la sperimentazione della misura 'Nidi Gratis', nell'ottica di aumentare l'accessibilità economica ai servizi per l'infanzia. 'Nidi gratis', in questo senso, è stata la più efficace misura di conciliazione vita-lavoro e ha permesso a molte donne di non abbandonare l'impiego alla nascita dei figli” spiega l'assessore regionale alle Politiche per famiglia Silvia Piani. Lo scopo, sottolinea Piani, è "invertire il trend emergente a livello nazionale e regionale, e cioè la diminuzione delle iscrizioni ai nidi", riconducibile al calo demografico, alla flessione del reddito delle famiglie legata alla crisi economica ma anche alla contrazione della spesa dei Comuni per servizi per la prima infanzia, registrata dal 2011 e compensata con la crescita del grado di compartecipazione delle famiglie.

Secondo i calcoli dell’Osservatorio Cittadinanzattiva, nell’anno in corso una famiglia lombarda con un bimbo al nido comunale spende al mese 366 euro, un costo più alto rispetto alla media nazionale, che è di 303 euro. Lecco è il capoluogo di provincia più caro di Italia, con una retta mensile di 515 euro.


I risultati e l’obiettivo europeo del 33%

Asili nido per Magazine ANSA

In base all’ultimo rapporto Istat relativo, in Lombardia il tasso di copertura degli asili rispetto ai potenziali utenti - i bambini da 0 a 3 anni - si è attestato nel 2017 al 29,5%, una percentuale migliore rispetto alla media italiana del 24,7% anche se ancora sotto l'obiettivo europeo del 33%. Un report regionale del 2018 evidenzia che il 24% delle famiglie beneficiarie in assenza di ‘Nidi Gratis’ non avrebbe iscritto il proprio figlio al servizio, mentre il 44% lo avrebbe fatto ma a condizioni e orari ridotti.

Nell'edizione 2019-2020 sono state oltre 15.600 le domande presentate dalle famiglie lombarde per Nidi Gratis. I Comuni aderenti al bando sono stati 581, che hanno 'acquistato' 8.420 posti in 1.043 strutture, pubbliche o private convenzionate. Per far fronte all'elevato numero di richieste, a ottobre la Regione Lombardia ha integrato con 2 milioni di euro le risorse, portandole in totale a 42,2 milioni di euro (rispetto ai 41 milioni dell'anno precedente).

I fondi provengono per una parte dall'ultima tranche dell’Fse e per il resto (16,7 milioni di euro) a carico della Regione Lombardia. Fino al 2021 la misura sarà interamente finanziata da risorse regionali, in attesa della nuova programmazione Ue.

 


L’innovazione blockchain

La richiesta di accesso a Nidi Gratis è possibile solo on-line sul sito della Regione Lombardia. Per semplificare e velocizzare le procedure di registrazione e verifica dei requisiti, la Regione ha avviato a settembre una sperimentazione con tecnologia blockchain, scegliendo come Comune pilota Cinisello Balsamo, nell'hinterland milanese. La nuova applicazione è stata utilizzata dalla maggior parte degli utenti. Il risultato finale è stata una riduzione del 90% dei passaggi amministrativi, mentre il tempo medio di presentazione della domanda è stato inferiore agli 8 minuti.

"Su 300 famiglie che potevano beneficiare della misura, 219 hanno fatto richiesta tramite la app che usa la nuova tecnologia blockchain. Di queste, 156 hanno avuto una risposta immediata facendo risparmiare agli uffici, e alle famiglie, 10 minuti a pratica", spiega Giacomo Ghilardi, sindaco di Cinisello Balsamo. "Siccome è una sperimentazione, la Regione ci ha chiesto di ricontrollare 63 pratiche e, di queste, solo 9 erano errate - continua Ghilardi - quindi si tratta di una buona sperimentazione che ci ha fatto abbattere il 90% dei processi burocratici normalmente previsti per accedere alle misure comunali. Ci auguriamo che questa tecnologia possa essere usata anche per altri contesti amministrativi. E' una rivoluzione tecnologica che non riguarda solo la Lombardia, ma l'Italia intera. Siamo una delle prime amministrazioni in Europa ad applicare questa tecnologia".