BRUXELLES "Inseriremo nuove figure professionali nelle nostre rappresentanze all'estero che più si occupano di regolamentazione e tutela della proprietà intellettuale a livello internazionale e multilaterale, cioè a Ginevra e a Bruxelles, sedi rispettivamente dell'Organizzazione mondiale della proprietà intellettuale e dell'Organizzazione mondiale del commercio, e delle Istituzioni europee".
Così il sottosegretario agli Esteri Manlio Di Stefano intervenendo durante un webinar su 'La gestione della proprietà intellettuale nei processi di internazionalizzazione', all'interno del ciclo di incontri virtuali 'Formazione in diretta' organizzato dall'Agenzia Ice per le aziende italiane. "La Farnesina - ha dichiarato il sottosegretario - tramite la sua rete diplomatico-consolare e gli Uffici Ice, agisce a tutela delle imprese italiane anche nel complesso campo della protezione della proprietà intellettuale, da ultimo tramite gli strumenti messi a disposizione dal Patto per l'Export, firmato dal ministro Di Maio lo scorso 8 giugno". Di Stefano ha sottolineato che le imprese che fanno un uso intensivo di diritti di proprietà intellettuale generano quasi la metà del Pil italiano e garantiscono quasi un terzo dei posti di lavoro.
"Per un Paese a così forte vocazione all'esportazione, come l'Italia, è molto importante che le imprese riducano il rischio di perdere quote di mercato estero a causa di contraffazione, Italian sounding e furto di proprietà intellettuale, nella forma di marchi, diritti d'autore, disegni e modelli industriali, brevetti o indicazioni geografiche" ha aggiunto il sottosegretario.