Il documento della task force propone un nuovo concetto di "sussidiarietà attiva", che prevede l'intervento di parlamenti nazionali e regioni non solo per stoppare norme già approvate, come accade oggi, ma anche nella valutazione e preparazione delle norme stesse. "Questa non è la fine, ma l'inizio di un processo che porteremo avanti nei prossimi mesi", ha commentato il primo vicepresidente della Commissione Ue, Frans Timmermans, che ha presieduto la task force durante i suoi sei mesi di lavoro. Sette i membri che l'hanno composta: oltre a Timmermans, anche tre parlamentari di Estonia, Bulgaria e Austria, e tre membri del Comitato europeo delle Regioni, fra cui il presidente Karl-Heinz Lambertz.
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