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La Commissione Ue svela il Green Deal per neutralità climatica nel 2050. Von der Leyen: 'E' il nostro uomo sulla Luna'

La Commissione Ue svela il Green Deal per neutralità climatica nel 2050. Von der Leyen: 'E' il nostro uomo sulla Luna'

Timmermans, scorporo investimenti non sia pretesto per non osservare il Patto

11 dicembre 2019, 18:17

Redazione ANSA

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La Commissione Ue svela il Green Deal per neutralità climatica nel 2050 © ANSA/EPA

BRUXELLES - Una 'legge per il clima' per rendere irreversibile il percorso verso un'Europa a emissioni zero nel 2050 e un piano per aumentare gli obiettivi di riduzione delle emissioni Ue dal 40% al 50-55% al 2030. Questi i due pilastri su cui poggia il nuovo Green Deal che la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen ha svelato oggi. La prima iniziativa, prevista a gennaio, sarà un piano per gli investimenti sostenibili che includerà uno strumento finanziario per coinvolgere anche le regioni dell'Ue più dipendenti dalle fonti fossili (Fondo di transizione equa che punta a mobilitare 100 miliardi di euro in sette anni). Nel 2021 partirà l'aggiornamento di buona parte della legislazione sul clima approvata negli ultimi cinque anni e l'Ue si doterà di un meccanismo per tutelare, nei settori più esposti alla transizione, l'industria europea dalla concorrenza di Paesi terzi che hanno criteri meno stringenti sul clima.

Il Green Deal è per l'Europa "il momento 'uomo sulla Luna'", ha detto la presidente della Commissione annunciando il primo atto formale del collegio dei commissari. "Il nostro obiettivo è riconciliare l'economia con il nostro pianeta", e quindi "tagliare emissioni ma creare occupazione e rafforzare l'innovazione", ha detto parlando della "nuova strategia di crescita Ue che da più di quello che toglie" e che vuole rendere l'Ue "capofila" nell'economia pulita.

Da una parte, spiega von der Leyen, "c'è l'obiettivo di diventare un continente neutro per il clima entro il 2050, e dall'altra una road map con 50 azioni per arrivarci". "Sono convinta che il vecchio modello di crescita basato su combustibili fossili e inquinamento sia fuori dal tempo e dal mondo", ha detto la presidente, convinta che il Green deal sia un progetto "ambizioso, ma dobbiamo stare molto attenti a valutare l'impatto ed ogni singolo passo che intraprendiamo".

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Mettendo in atto la "nuova strategia di crescita" del Green deal, "dobbiamo essere sicuri che nessuno resti indietro, perché o questa strategia funziona per tutti, o per nessuno". Perciò con il "Meccanismo per una transizione equa abbiamo l'ambizione di mobilitare 100 miliardi per le regioni e i settori più vulnerabili", ha annunciato la presidente.

Il nuovo Meccanismo dovrà supportare il passaggio verso l'uso di fonti rinnovabili delle "regioni e dei settori più colpiti dalla transizione perché dipendono da fonti fossili o da processi che richiedono un uso intensivo del carbone". I dettagli del nuovo strumento saranno svelati nella prima metà di gennaio 2020, ma l'esecutivo ha già fatto sapere che "userà una combinazione di diverse fonti di finanziamento: bilancio Ue, bilanci nazionali, Bei e incentivi agli investimenti privati".

Farà parte del meccanismo anche un nuovo Fondo per la transizione equa che sarà "implementato all'interno della politica di coesione, sarà accompagnato da un'assistenza tecnica su misura" e maggiore flessibilità nell'applicazione delle norme sugli aiuti di Stato. Tale strumento sarà cofinanziato dagli Stati membri e, nelle intenzioni dell'esecutivo, attrarrà nuovi investimenti sfruttando l'effetto leva dei fondi Fesr e Fse plus. Nella sua comunicazione sul 'Green deal' la Commissione sottolinea che "continuerà a lavorare per dare più forza alle comunità locali e regionali" attraverso la 'Iniziativa urbana europea' e in coordinamento anche con Il Patto dei sindaci per il clima. Un'attenzione particolare sarà riservata poi alle regioni ultraperiferiche e alle isole, "tenendo conto della loro vulnerabilità al cambiamento climatico e ai disastri naturali".

"Sono i popoli europei che ci hanno chiamato ad un'azione decisiva sul cambiamento climatico, sono scesi in strada e oggi siamo qui per loro, a dirgli che abbiamo ascoltato in modo chiaro e forte ed ecco la risposta", ha detto la presidente della Commissione  presentando il Green deal al Parlamento Ue. "Uno dei pilastri è la proposta della prima legge europea sul clima che fissa regole chiare cosicché innovatori e investitori possano programmare gli investimenti a lungo termine. Questo rende la transizione più prevedibile e affidabile", ha detto la presidente. "L'Ue sarà un modello alla Cop 21 di Glasggow, ogni Continente deve trovare la sua strada ma l'obiettivo deve essere uguale per tutti e il cambiamento deve essere incoraggiato, non ostacolato. Se le aziende rispettano l'ambiente e investono in tecnologie verdi non è possibile che siano svantaggiate dalla concorrenza sleale da quelle che inquinano, e lì applicheremo un meccanismo di adattamento delle emissioni in piena conformità con il Wto", ha spiegato.

La discussione con gli Stati membri se escludere dal Patto alcuni investimenti verdi "è sul tavolo, sarò aperto a discutere ma non sono ingenuo e so che se apriamo quella discussione spesso viene usata come un pretesto per non osservare il Patto per niente e quello non sarebbe saggio": così il vicepresidente della Commissione Ue, Frans Timmermans, presentando il Green Deal. "C'è molta discussione in corso con gli Stati sul fatto che serviranno enormi investimenti per rendere più verde la nostra economia, questi investimenti daranno enormi risultati" e bisogna capire se "devono essere sempre calcolati nel Patto", ha detto. Nel frattempo, "abbiamo annunciato che guarderemo da vicino le regole per gli aiuti di Stato che vanno adattate alla sfida del cambiamento climatico e della transizione industriale", ha concluso.

"La discussione sul green deal europeo si concluderà con una risoluzione che sarà votata" alla plenaria di Strasburgo a "gennaio", ha annunciato il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli.

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