BRUXELLES - "Nonostante i buoni progressi, il livello aggregato di npl nel settore bancario europeo resta elevato rispetto agli standard internazionali, mettendo un freno alla profittabilità delle banche. Riteniamo essenziale che ulteriori progressi siano fatti in fretta mentre le condizioni economiche sono benigne": lo ha detto il presidente dell'autorità di sorveglianza unica della Bce (Ssm), Andrea Enria, nella sua seconda audizione alla commissione Econ del Parlamento Ue, spiegando che i crediti deteriorati detenuti dalle banche direttamente supervisionate dalla Bce si sono ridotti dall'8% al 3,6% negli ultimi cinque anni, e la riduzione è stata "particolarmente rapida negli ultimi due anni nei Paesi con alti livelli di npl".
"Continuiamo a fare buoni progressi nella riduzione dei rischi nel settore bancario. La posizione di capitale delle banche sotto il diretto controllo della Bce è ulteriormente migliorata" e la liquidità delle banche nella zona euro "è ora ben al di sopra dei requisiti minimi legali", ha sottolineato Enria.
Sul completamento dell'Unione bancaria, Enria ha evidenziato che "lo schema comune di assicurazione dei depositi (Edis), che rappresenta il terzo pilastro dell'Unione bancaria, ancora non c'è. Un'Edis pienamente operativa assicurerebbe per tutti gli Stati membri la stessa fiducia nella sicurezza dei propri depositi. Inoltre, rimuoverebbe qualunque giustificazione per regole e politiche che ancora prevengono una piena integrazione del sistema bancario nel mercato unico nell'ambito dell'Unione bancaria".
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