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Gardini(Fi), 'Accelerare riforma protezione civile europea'

Gardini(Fi), 'Accelerare riforma protezione civile europea'

Rapporto sarà discusso a metà marzo al Parlamento Ue

BRUXELLES, 06 marzo 2018, 13:22

Redazione ANSA

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'E' arrivato il momento di fare velocemente un ulteriore passo avanti' nella riforma della protezione civile europea, è l'appello che Elisabetta Gardini, capogruppo di FI al Parlamento europeo, ha lanciato intervenendo al Forum Europeo della Protezione civile, in corso a Bruxelles. "Dopo gli oltre 100 morti dello scorso anno, provocati da incendi boschivi che hanno messo in evidenza le lacune esistenti, abbiamo il dovere di rafforzare il meccanismo di protezione civile europea", ha detto all'Ansa Gardini, relatrice al Parlamento europeo sulla proposta della Commissione europea, presentata a novembre scorso, di istituire "rescEU". Si tratta di una cellula europea, attiva in permanenza, che gestirà mezzi di soccorso europei, canadairs, pompe idrauliche, ospedali da campo e personale specializzato nella ricerca e nel soccorso, una struttura europea che si affiancherà alla protezione civile degli stati membri, in caso di catastrofi naturali. Il rapporto della Gardini sarà discusso in Commissione Ambiente a fine marzo. La presidenza bulgara intende agevolare l'iter legislativo per l'approvazione della riforma. "Il Parlamento anche questa volta, avrà un ruolo determinante" ha proseguito Gardini. "Dovremo semplificare le procedure, aumentare il co-finanziamento e lavorare sulla formazione e la diffusione di una cultura della consapevolezza del rischio, indispensabili per vivere in un territorio davvero resiliente".

Creato nel 2001, il meccanismo di protezione civile europeo ha fino ad ora monitorato oltre 400 disastri e ricevuto 250 richieste di assistenza. Nel 2017, di fronte agli intensi incendi boschivi in contemporanea in diversi stati, la protezione civile europea è intervenuta diciassette volte, per assistere i paesi dell'Europa meridionale, in Portogallo, Francia, Italia, ma anche in Albania e Montenegro.

Ora l'eurodeputata, d'accordo con la proposta della Commissione europea, vuole mettere l'accento sulla politica di prevenzione delle catastrofi naturali.

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