I leader europei invitano "la
Commissione a presentare entro il primo trimestre del 2019 una
proposta di strategia per la riduzione a lungo termine delle
emissioni di gas a effetto serra dell'Ue conformemente
all'accordo di Parigi, tenendo in considerazione i piani
nazionali dei paesi". Questo passaggio delle conclusioni del
Consiglio europeo fa esultare le Ong ambientaliste. L'attuale
obiettivo Ue di ridurre le emissioni di carbonio di almeno il
40% entro il 2030 (rispetto al 1990) è infatti molto criticato
perché si basa su indicazioni del Consiglio europeo di ottobre
2014, quasi un anno prima dell'accordo di Parigi.
Le conclusioni di oggi sono "un passo importante" perché
provano che "gli attuali obiettivi climatici per il 2030 sono
insufficienti e devono essere aumentati", dice Wendel Trio del
Climate Action Network. "I governi stanno effettivamente
ammettendo che la politica europea sui cambiamenti climatici ha
bisogno di misurarsi con la realtà", commenta Tara Connolly di
Greenpeace Europa. Oltre ad "aumentare i target per il 2030" per
Andrea Kohl del Wwf Europa "è necessario un piano per
raggiungere emissioni nette di Co2 pari a zero nell'Ue entro il
2050".
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