I lavoratori autonomi italiani
sono quelli che incontrano le più grandi difficoltà in tutta
l'Ue nel loro lavoro dovute ai ritardi dei pagamenti o a mancati
pagamenti (20%). E sono anche secondi (26%) dietro ai belgi
(28%) per gli ostacoli legati alla burocrazia e agli oneri
amministrativi. Nel complesso sono quindi secondi, dietro solo
ai greci (8%), per i problemi incontrati nello svolgimento della
loro attività, in quanto solo il 10% dei lavoratori indipendenti
italiani non ha avuto difficoltà. E' quanto emerge dai dati
Eurostat per il 2017.
Gli italiani sono anche tra i primi in Europa in difficoltà
per periodi senza clienti o progetti (22%, insieme alla
Lettonia, mentre con il 23% ci sono Cipro e Lituania, 21%
Portogallo e Bulgaria). Non c'è però nessun autonomo che negli
ultimi 12 mesi non abbia avuto nessun cliente, il dato più basso
di tutta Europa. Periodi di difficoltà finanziaria vengono del
resto segnalati come problema solo per il 6% degli italiani, una
delle percentuali più basse (la quarta) tra i colleghi europei e
addirittura sotto la media Ue del 9%.
Gli autonomi in Italia sono poi al top in Europa (secondi con
il 36%, primi i bulgari con 42%) per aver scelto questa formula
lavorativa in ragione di una "occasione interessante", mentre il
24% per aver portato avanti l'azienda di famiglia (quarto valore
più alto tra i 28). Solo il 17% di chi lavora da indipendente in
Italia ha avuto di fatto un solo cliente dominante nell'ultimo
anno, una percentuale più bassa della media Ue al 18%. I due
terzi degli italiani (64%), infatti, contano su più di 9 clienti
nell'ultimo anno di cui nessuno in posizione dominante, una
media superiore a quella Ue del 61%.
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