BRUXELLES - Trovare un accordo sul prossimo bilancio dell'Unione europea, che dovrà fare a meno del contributo del Regno Unito, "è un vero e proprio rompicapo", visto che da un lato "abbiamo nuove sfide da affrontare, come la gestione dei migranti e la sicurezza, e allo stesso tempo avremo meno soldi". Lo ha dichiarato un portavoce della Commissione Ue commentando i possibili scenari futuri ai quali starebbe lavorando l'esecutivo in vista della nuova proposta sul bilancio pluriennale post 2020, prevista per maggio 2018. L'ipotesi più pessimistica prevede un taglio del 30% dei fondi nelle casse Ue, ma "è del tutto normale che in questo processo, che è in corso, ci siano idee e rapporti che circolano. È lo scopo di questa fase", ha precisato il portavoce, che ha ricordato il tour delle 27 capitali europee cominciato dal commissario Ue responsabile del dossier, Gunther Oettinger, "per ascoltare tutte le persone interessante come i governi, i parlamentari e la società civile, e avere il polso delle loro opinioni e dei loro bisogni".
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