Fare squadra per disegnare,
mettere in pratica e chiedere di finanziare le politiche europee
legate all'integrazione dei migranti, ma anche condividere buone
pratiche e sviluppare una narrativa positiva fondata sulla messa
in comune di soluzioni. Questi gli obiettivi dell'iniziativa
'Città e regioni per l'integrazione' lanciata oggi dal Comitato
europeo delle Regioni (CdR) e da altre quattro grandi
associazioni di enti territoriali europei (Aer, Crpm, Cemr ed
Eurocities), che ha raccolto l'appoggio anche del commissario Ue
alla Migrazione, Dimitris Avramopoulos. "Ne fanno già parte 83
città provenienti da 17 Stati membri differenti", ha spiegato il
presidente del CdR, Karl-Heinz Lambertz, auspicando che la rete
si allarghi nelle prossime settimane.
L'iniziativa, complementare alle numerose già esistenti a
livello europeo, vuole innanzitutto contribuire a disegnare
l'agenda Ue sulla migrazione, assicurando che la prospettiva
degli enti locali e regionali venga tenuta in considerazione.
"Molte regioni e città hanno avuto successo nell'accogliere e
integrare i nuovi arrivati nelle loro comunità. Sanno qual è il
valore aggiunto che portano i migranti e il costo della
non-integrazione", ha dichiarato Lambertz, "abbiamo bisogno di
un approccio comune europeo che investa nella creazione di
comunità coese, non divise". "Se qualcuno mi chiedesse quale
credo sia una delle priorità dell'Europa per i prossimi decenni,
questa sarebbe la riuscita dell'inclusione dei migranti nelle
nostre società", ha sottolineato Avramopoulos.
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