"I vincoli della condizionalità
sono inaccettabili e, su un tale arretramento dai valori e dai
propositi dell'Unione, il mio voto non può che essere
contrario", ha dichiarato Cozzolino in una nota. "Il
centrodestra, oggi, ha rivelato il suo vero volto: l'austerità a
qualsiasi prezzo, che va a colpire l'intera popolazione per
responsabilità non sue, affossare le aree più bisognose e
compromettere gli investimenti strategici sul territorio - ha
aggiunto - Una mannaia sotto la quale finisce anche la
possibilità di interrompere la procedura sanzionatoria in caso
di circostanze economiche eccezionali".
Estende invece la critica anche ai socialisti europei la
pentastellata D'Amato, che si è astenuta sul voto finale. "Dal
Ppe e parte dei socialisti arriva l'ennesimo voto contro i
cittadini e le regioni più povere", ha tuonato, "i partiti
dell'establishment hanno votato contro la possibilità di
scorporare il cofinanziamento nazionale dal calcolo del deficit
nell'ambito del Patto di stabilità e crescita. Per questo
motivo, nonostante il positivo aumento dei fondi messi a
disposizione, ci siamo astenuti sul voto finale".
"L'Unione europea si deve basare sul concetto di solidarietà
che significa garantire alle regioni più povere e ai cittadini
l'accesso ai fondi europei - ha aggiunto - ecco perché in
plenaria ripresenteremo due emendamenti su macrocondizionalità e
scorporo. La nostra battaglia per il cambiamento continua".
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