"Questa percentuale era stata proposta dalla Commissione Europea un anno fa, ben prima della crisi dei prezzi del gas, delle bollette impazzite e prima della guerra in Ucraina, circostanze che hanno fatto cambiare idea alla stessa Commissione europea, che con il RePower Eu ha innalzato l'obiettivo al 13%", spiega Evi.
"Con questo compromesso al ribasso, sia sulle rinnovabili che sull'efficienza energetica, il Consiglio mostra ancora una volta un'assoluta mancanza di visione e la volontà di perpetuare gli errori del passato, ostacolando, di fatto, l'indipendenza energetica di cui i tragici avvenimenti degli ultimi mesi hanno evidenziato l'urgenza. Il Consiglio ignora che accelerare la transizione verde significa promuovere la nostra sovranità energetica e porre fine al modello energetico insostenibile che ci ha portato alla crisi attuale", prosegue la nota.
"Per questo motivo al Parlamento Ue daremo battaglia, perché mai come ora è urgente creare un modello energetico a favore del clima, della pace e della giustizia", conclude Evi.
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