"Proprio ieri noi di Fratelli d'Italia dedicavamo una sessione di confronto, con le delegazioni dei conservatori europei, alle conseguenze enormi che la crisi ucraina ha per la stabilità dell'area mediterranea. Non solo per il rischio di nuove ondate migratorie causate dalla crisi alimentare, ma anche per il ruolo che negli ultimi anni paesi come Russia, Cina e Turchia si sono ritagliati in quei territori africani dai quali dovremmo ottenere approvvigionamento energetico. Tutti elementi che rendevano la presenza italiana alla sessione Nato di stamattina fondamentale, anche per mostrare la volontà del nostro Paese di essere protagonista e punto di riferimento in un area destinata a essere sempre più agitata", prosegue Sofo.
"L'assenza del Presidente del Consiglio rischia invece di essere tradotta come segnale di disinteresse dai nostri partner, incentivandoli a metterci ancor più in disparte in una zona in cui già la nostra influenza è stata drasticamente ridotta negli ultimi anni", conclude.
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