Il porto di Trieste e quello di
Koper-Capodistria "fanno due lavori diversi" ma possono
collaborare, soprattutto in ambito di promozione e di
formazione. È la prospettiva delineata dal presidente
dell'Autorità di sistema portuale dell'Adriatico orientale, Zeno
D'Agostino, durante un convegno sul lavoro e la collaborazione
tra i due porti organizzato oggi dalla Cgil-Filt nel capoluogo
giuliano.
Dragomir Matic, presidente del Cda del porto di Capodistria,
ha affermato che i due porti "devono crescere assieme altrimenti
torneranno in una posizione mediocre. Abbiamo una grande
opportunità grazie alla nostra posizione geopolitica e al ruolo
che ci siamo conquistati", ha dichiarato. Per il presidente di
Capodistria una crescita all'unisono è necessaria "per
rispondere alle sfide dei porti Nord europei e della Nuova via
della Seta. Non si tratta tanto di sommare i teu movimentati:
sviluppare nuovi traffici ha ricadute in termini di occupazione
e benessere in tutta la regione". D'Agostino ha ricordato come
"mettendo assieme i treni movimentati da Trieste con quelli di
Koper si supera il numero dei treni di Rotterdam. Il che vuol
dire che nel giro di pochi chilometri ci sono grandi
intelligenze".
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