Franco Dri, l'uomo di 76 anni di
Fiume Veneto (Pordenone) che tre anni fa sparò e uccise il
figlio Federico, ha chiesto la grazia al Presidente della
Repubblica, dopo che il Tribunale di sorveglianza di Trieste ha
dichiarato inammissibile l'istanza di detenzione domiciliare. Lo
riferisce oggi la stampa locale. L'anziano si trova in carcere
dallo scorso ottobre per scontare la pena residua di 5 anni, 2
mesi e 17 giorni di reclusione. Dri aveva ucciso il figlio al
culmine dell'esasperazione, dopo l'ennesima lite con il ragazzo,
che aveva alle spalle una lunga storia di dipendenze. Poi aveva
atteso i carabinieri e si era consegnato spontaneamente. In
appello gli erano state riconosciute le attenuanti generiche e
anche quella della reazione per accumulo a uno stato di
ingiustizia sofferta, sociale e morale, che già aveva portato in
primo grado a una condanna non superiore a 8 anni.
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