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Pro Am: Platini sul green

Redazione ANSA ROMA

Tanti campioni del green ma anche di altre discipline, come gli ex calciatori Michel Platini e Beppe Dossena, e personaggi dello spettacolo hanno partecipato alla Rolex Pro Am, prologo al 74/o Open d'Italia. Molti dei protagonisti del torneo hanno condotto le 26 squadre composte da quattro giocatori (un pro e tre dilettanti) che hanno dato vita all'anteprima. In campo si sono visti i sei vincitori di major - Sergio Garcia, Josè Maria Olazabal, Danny Willett, Graeme McDowell, Martin Kaymer e Padraig Harrington - il numero cinque mondiale Jon Rahm e il leader della money list continentale Tommy Fleetwood, oltre agli azzurri Francesco ed Edoardo Molinari, Matteo Manassero e Renato Paratore.

Tra gli amateur, Platini ha giocato nel team di Paratore insieme a Dossena. Dal mondo dello spettacolo i due showman Valerio Staffelli e Marco Berry, nella compagine di McDowell. 

Dossena se l'è cavata un po' meglio di Platini. "Ce l'hai Michel?", ha chiesto il campione del mondo 1982. "No, non ce l'ho però la metto lo stesso", ha replicato 'Le Roi' il cui putt risulta meno efficace delle sue velenose punizioni di un tempo. Altri amatori hanno conquistato applausi con i loro colpi, anche due disabili nel team dello spagnolo José Maria Olazabal,  simboli di uno sport che aiuta a superare le barriere: Andrea Calcaterra, classe 1952, promettente dilettante che a fine anni '90 ha perso la vista e sul green ancora colpisce forte e si destreggia facendosi aiutare a prendere le misure; e il  colonnello Roberto Punzo, ferito alle gambe nel 2006 in Libano  da una bomba e capace comunque di muoversi e colpire la pallina grazie a una sedia a rotelle automatizzata. 

"Tirare le punizioni era più facile...". Platini si trovava più a suo agio su un campo da calcio piuttosto che con mazze e palline, ma dopo il ritiro il golf è diventata una passione irrinunciabile per il francese tre volte Pallone d'oro. "E' un bel piacere da 20 anni, mi diverto, cammino, prendo aria, gioco con persone simpatiche, il verde mi piace molto ed è un gioco molto interessante", ha raccontato l'ex presidente della Uefa. 

"Chi è meglio fra me e Dossena? Una volta lui, una volta io, il golf è un gioco di sofferenza e frustrazione, non riesci mai a fare due colpi allo stesso modo: è un gioco complicato, difficile, ma divertente. Tirare le punizioni - ha sorriso Platini - era più facile". 

"Diciamo che ho un handicap migliore di quello di Michel - ha puntualizzato Dossena -. Ma lui gioca meno di me, e poi è juventino: è giusto che stia dietro a noi granata". 

 Ha vinto il team capitanato da Fleetwood. Per Platini, Dossena e Paratore, settimo  posto finale con 24 sotto il par. Ovazioni per la 16enne Alessia Nobilio, recentemente seconda nel Mondiale ragazze, che ha realizzato una hole in one alla buca 12. 

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